L’Organizzazione mondiale della Sanità ha approvato il primo vaccino per la prevenzione della malaria, malattia infettiva letale che ogni anno causa la morte di circa 400mila persone nel mondo. Si chiama Mosquirix ed è prodotto dall’azienda farmaceutica GlaxoSmithKline: ha effetto su tutte le malattie parassitarie. Nel caso della malaria agisce contrastando il Plasmodium falciparum, il più mortale e diffuso dei suoi cinque agenti patogeni. «Di malaria ogni anno muoiono nel mondo circa 260mila bambini sotto i cinque anni. Da almeno trent’anni si cerca un vaccino. Il progetto pilota è stato portato avanti su 800mila bambini in Ghana, Kenya e in Malawi: il Mosquirix è un vaccino che punta a uccidere il parassita malarico con più dosi» spiega Nicoletta Dentico giornalista ed esperta di salute global. «Non avrà una catena del freddo così ambiziosa e improponibile per alcune aree del mondo come per esempio lo è quella del Covid, ha un profilo di sicurezza consolidato e un’efficacia molto alta. Cosa succederà, dipende da quanti soldi la comunità internazionale deciderà di investire per portare questi vaccini a chi ne ha bisogno». Ecco l’audio integrale dell’intervista a Dentico
«La malaria è la prima causa di mortalità in Africa» chiosa Angelo Ferrari, giornalista africanista. «Questa è una svolta epocale: la malaria è endemica, una malattia estremamente diffusa. L’unico ostacolo possibile potrebbe essere la diffidenza nel farselo inoculare, ma considerato il numero dei morti e che a essere colpiti sono soprattutto bambini, se ci saranno un buon lavoro internazionale e fondi andrà bene. In Africa tutte le famiglie sanno e sperimentano cosa significa prendere la malaria, e un vaccino vuol dire non vedere i propri figli morire». Ecco l’audio integrale dell’intervista a Ferrari
Foto | Le operazioni per debellare le uova di zanzara che possono portare alla diffusione della malaria in quartiere residenziale di Mumbai, India