Più collaborazione istituzionale per realizzare le opere idrauliche anti-allagamenti. Le esondazioni del Lambro a Milano e della Martesana a Bellinzago Lombardo, hanno dato un impulso alla collaborazione istituzionale per ridurre gli impatti delle piogge torrenziali, in primis tra Comune di Milano e Regione Lombardia.
Consapevolezza, collaborazione e necessità di nuovi ingenti investimenti. Le piogge torrenziali della scorsa settimana hanno fatto ripartire l’indispensabile dialogo istituzionale per la realizzazione e gestione delle vasche di laminazioni necessario per aumentare la sicurezza di numerosi comuni, a partire da Milano, ma anche di tante zone della città metropolitana e non solo.
Il sindaco Giuseppe Sala e il presidente della giunta regionale Attilio Fontana hanno convenuto sulla necessità di una vasca di contenimento del Lambro a Nord della città, dove lo spazio è poco. Quindici anni fa l’Autorità di bacino del fiume Po, aveva un progetto per un piccolo invaso nel parco della Media Valle del Lambro a Sesto San Giovanni al confine con Cologno Monzese, una zona da bonificare e insufficiente per ridurre in modo consistente le onde di piena.
Il Lambro nel centro di Monza nonostante le vasche realizzate nel lecchese a Costa Masnaga e Inverigo ha posto una riflessione.
Così come la gestione di quella sull’Olona a Nerviano, in provincia di Milano, per cui la sindaca di Nerviano Linda Colombo aveva chiesto l’intervento della Regione prima degli ultimi eventi, e per cui c’è stato il sopralluogo dell’assessore al territorio Gianluca Comazzi nei giorni scorsi.
Proprio all’inizio del mese scorso Palazzo Lombardia ha annunciato che sarà realizzata a Bussero, in provincia di Milano, una grande vasca di laminazione sul torrente Molgora da un milione di metricubi, dopo venti anni di discussioni. A metà marzo sono stati aperti inoltre i cantieri di altre due, una a Carnate, ancora per il torrente Molgora, e una a Gessate per uno dei rami del Trobbia, il corso d’acqua la cui esondazione ha provocato quella del Naviglio Martesana a Bellinzago Lombardo.
Per limitare le portate delle piene del torrente Trobbia la Regione ha pure stanziato fondi per altre due vasche di laminazione, una proprio a Bellinzago e un’altra a Masate, più l’ampliamento di quella di Inzago.
Rimangono i tempi lunghi per gli invasi del Seveso in Brianza, per ora c’è solo quello nel Parco Nord Milano, per cui l’assessore di Palazzo Marino Marco Granelli più volte ha polemizzato con la Regione. Il primo bacino di grande portata, quello di Senago sul Canale Scolmatore Nord Ovest, dovrebbe essere inaugurato alla fine dell’anno, per gli altri ci vorranno ancora anni.
E’ ora che sia affrontato con decisione l’adattamento al nuovo regime delle piogge dovuto all’effetto serra e alla troppa impermeabilizzazione del suolo. I costi delle opere sono investimenti che si ripagano dai minori danni per le esondazioni, innanzitutto alle persone.