Con Radio Popolare, un giro di ricognizione delle zone a rischio idrogeologico in Italia.
In Lombardia l’80 per cento dei Comuni presentano aree critiche. Si stima che 580mila lombardi siano esposti a possibili frane, alluvioni, smottamenti, esondazioni. Tra le strutture si calcolano 623 scuole, 50 ospedali e cinquemila aziende. “Abbiamo urbanizzato in zone che dovevano rimanere campi e boschi”, spiega il presidente regionale di Legambiente Damiano Di Simine. “Il problema è antico e non si può rimediare del tutto, se non affrontando spese esorbitanti“. Questo vale, per esempio, per il fiume Seveso che l’anno scorso è esondato per 14 volte: piene ordinarie che però hanno mandato in tilt mezza Milano. O per la Valtellina, di cui ancora ricordiamo la grande alluvione del 1987.
Ascolta l’intervista a Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia