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La Lombardia non ha imparato niente dal disastro della primavera 2020

COVID Tamponi ANSA

L’epicentro di questa nuova ondata di Covid-19, che cresce al ritmo di contagio della variante Omicron è, due anni dopo Codogno, ancora la Lombardia.

Ieri nella regione si è registrato un nuovo record di contagi giornalieri: 17mila. Il sistema regionale di tracciamento è in tilt e anche stamattina ci sono lunghe file di persone in attesa di tampone davanti alle poche farmacie aperte. Comprensibile: il punto tamponi di via Pace, quello del Policlinico, è chiuso così come quelli di altri ospedali e della gran parte dei laboratori privati.

Tra chi deve fare il tampone per partire per le vacanze, chi ne ha bisogno per il green pass e chi si trova nella situazione di avere dei sintomi o essere contatto di positivo, il bisogno di test è in effetti enormemente cresciuto: solo a Milano-città negli ultimi giorni ci sono stati oltre tremila nuovi casi al giorno. Il bisogno è accresciuto, ma è anche vero che era ampiamente previsto, come denuncia Michele Usuelli, medico e consigliere di più Europa in regione Lombardia.

Oltre ai centri dei tamponi, in questi giorni hanno chiuso anche molti centri vaccinali: erano chiuse ieri le Scintille, la Fiera, l’ospedale militare di Baggio, Pizza Novelli, Niguarda e altri. Stamattina l’hub delle Scintille ha riaperto, ma ci sono lunghe code di persone in possesso della prenotazione, due ore circa di attesa. Senza prenotazione si viene semplicemente mandati via. Disagi, difficoltà, disorganizzazione che ci hanno confermato stamattina anche diversi ascoltatori nel corso del microfono aperto.

  • Autore articolo
    Diana Santini
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    Putin avverte: la Russia continuerà a testare altri missili ipersonici

    Il presidente russo Vladimir Putin questa sera è tornato a parlare del missile Oreshnik lanciato ieri su Dnipro, in Ucraina. Il capo del Cremlino ha detto che il test del missile ipersonico è stato un successo ed ha avvertito che la Russia continuerà a testarne altri. Putin ha anche detto di aver ordinato la "produzione in serie" di questo tipo di missili che – ha detto - "Nessun sistema al mondo è capace di intercettare”. Il comandante delle truppe missilistiche russe ha anche detto che questi missili possono raggiungere obiettivi in tutta Europa. Queste dichiarazioni arrivano nel contesto di un’escalation del conflitto che lo stesso Putin ha definito “quasi globale”. Oggi il premier polacco Donald Tusk ha detto che le ultime ore dimostrano che la minaccia di un conflitto globale è seria e reale. Abbiamo raggiunto a Kiev l’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi e gli abbiamo chiesto come è stato visto il lancio di questo missile in Ucraina.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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