Il 25 aprile della Resistenza e della Liberazione, certo, ma anche la giornata per ricordare la tragedia dei migranti. Per dire che i diritti e la libertà devono essere anche i loro, di coloro che scappano dalla guerra e dalle dittature. La testimonianza della sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini è stata una scelta altamente simbolica, che lega con un filo rosso la lotta per la Liberazione e la lotta per una nuova resistenza: quella che si oppone alla costruzione dei muri in Europa. E il risultato delle elezioni in Austria è stato ben presente nelle intenzioni dei manifestanti: come un sinistro campanello d’allarme che avverte del possibile ritorno della xenofobia e delle politiche di estrema destra nel cuore dell’Europa.
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La difesa della Costituzione è l’altro grande tema della giornata, come ha deciso espressamente l’Anpi. In vista del referendum di ottobre sulla riforma Renzi-Boschi, per dire che i valori e i principi ispiratore della Carta devono essere tutelati.
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Le voci dei manifestanti
La sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini ai nostri microfoni: “Mi sono sentita in dovere di accettare questo invito. E’ molto interessante il filo che unisce l’isola che salva i migranti con la città che ne accoglie di più”
Dal palco è intervenuto anche il presidente emerito della Corte costituzionale Gaetano Silvestri