
Sabato 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna una bomba uccise 85 persone e ne ferì 200. Si trattò del più grave atto terroristico nella storia della Repubblica, una strage che ha segnato la storia della città e di tutto il Paese. La giustizia ha individuato i responsabili, ma non i mandanti. Valerio Giusva Fioravanti, Francesca Mambro e Lugi Ciavardini sono stati condannati in quanto esecutori materiali appartenenti ai Nar, i Nuclei armati rivoluzionari, una formazione terroristica filofascista.
Per depistaggio sono stati condannati Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte, entrambi dei servizi segreti, il faccendieri e consulente del Sismi Francesco Pazienza e Licio Gelli, maestro venerabile della loggia massonica segreta P2.
Radio Città del Capo e Radio Popolare hanno deciso di trasmettere, una ad una, le 85 storie delle vittime del 2 agosto. Una narrazione resa possibile da un’iniziativa dell’Assemblea regionale dell’Emilia-Romagna e dal lavoro della storia Cinzia Venturoli. Lungo il corteo sono infatti state distribuite tremila cartoline con le biografie, curate da Venturoli, delle 85 vittime della bomba della stazione.
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2 agosto le storie delle vittime def