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Le nomination ai Golden Globe e agli Emmy Awards

Emmy Awards

Tradizionalmente la cerimonia degli Emmy Awards si tiene a metà settembre, ed è un modo per la televisione statunitense di autocelebrare la stagione passata inaugurando quella a venire. Quest’anno, però, a metà settembre si era in pieno doppio sciopero, anzi: lo sciopero degli attori è stato proclamato a metà luglio, un giorno dopo l’annuncio delle nomination agli Emmy. Così, la notte degli Emmy è stata posticipata fino, addirittura, al 15 gennaio 2024, e in questo modo si è venuta a creare una concomitanza imprevista: il 7 gennaio, infatti, sarà la serata dei Golden Globe, cerimonia che idealmente inaugura la stagione dei premi cinematografici, ma che ha anche una sezione televisiva, considerata di discreto prestigio.

Insomma, i due premi più importanti per la tv a stelle e strisce verranno consegnati a una settimana di distanza e, a giudicare dalle nomination, rischiano anche di essere decisamente ripetitivi. In entrambi i casi, a dominare è la quarta stagione di Succession, serie HBO (da noi su Sky e NOW) che in questi giorni fa capolino in cima anche a tantissime classifiche del “meglio dell’anno”: è stata l’ultima annata, e uno dei rari casi in cui il finale di serie si è rivelato estremamente soddisfacente, mettendo d’accordo tutti sulla sua riuscita, capace di tenere fino all’ultimo col fiato sospeso e nello stesso tempo essere perfettamente sensato.

Sia all’Academy televisiva (che decreta gli Emmy Awards) sia all’associazione della stampa straniera a Hollywood (responsabile dei Golden Globe – anche se da quest’anno, dopo i tanti scandali delle ultime edizioni e i boicottaggi di star e network, l’organizzazione pratica è affidata a una compagnia esterna) sono piaciute molto anche la seconda stagione di The Bear e la miniserie Netflix Lo scontro: della prima, ambientata nella cucina di un ristorante di Chicago, abbiamo cantato le lodi diverse volte; la seconda è una tragicommedia surreale che, partendo da un litigio futile in auto tra due personaggi, osserva l’escalation della loro aggressività e poi va ancora più in profondità, parlando anche dei traumi delle persone di seconda generazione (protagonisti e autori sono asioamericani).

Tantissime nomination agli Emmy Awards le ha portate a casa anche The White Lotus, con la seconda stagione girata in Sicilia e con alcune attrici italiane tra le protagoniste, tra cui Sabrina Impacciatore che, nel frattempo, è diventata celebre anche a Hollywood; pare che il successo di questa serie, sempre HBO, incentrata sulla messa alla berlina di americani super ricchi in vacanza, abbia contribuito all’esplosione del boom turistico italiano di quest’estate. The White Lotus – che è andata in onda nell’autunno 2022 – aveva portato a casa i premi per miglior miniserie e miglior attrice ai Golden Globe dello scorso anno.

Tra i titoli che i Globi d’oro hanno incluso nelle proprie nomination andati in onda dopo la chiusura dei voti per gli Emmy ci sono due miniserie di quest’autunno: Lezioni di chimica, con Brie Larson, ambientata nei primi anni 60 e tratta da un romanzo bestseller su una scienziata che si ricicla presentatrice di un programma di cucina, e Compagni di viaggio, appena terminata su Paramount+, racconto di un grande amore tra due uomini diversissimi, che attraversa decenni di storia americana, dall’oppressione del maccartismo fino agli anni 80.

Emmy e Golden Globe, però, paiono aver apprezzato entrambi Jury Duty, piazzandola tra i candidati per la miglior serie comedy: c’è chi si è chiesto quanto fosse corretto nominare come miglior sceneggiatura o interpretazione uno show che assomiglia tanto a un reality e che è costruito quasi totalmente sull’improvvisazione (ricordiamo: segue la quotidianità di una giuria durante un processo, ma è tutto finto, e tutti sono attori, tranne un singolo giurato totalmente ignaro dello “scherzo” e delle telecamere). Colpisce, scorrendo gli elenchi, constatare quante serie importanti degli ultimi anni sono presenti per l’ultima volta, perché si sono concluse proprio nel 2023: è il caso dell’acclamatissima Succession, come dicevamo, ma anche di The Marvelous Mrs. Maisel, Ted Lasso, Barry, Better Call Saul, The Crown. D’altronde, si sa, i premi di settore servono soprattutto a fare bilanci delle annate: e il 2023, senza dubbio, è stato un anno di passaggio e di crisi profonda. Nel 2024 Hollywood cerca una nuova normalità. Vedremo. Nel frattempo: auguri!

  • Autore articolo
    Alice Cucchetti
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