Uno studio condotto da Greenpeace e da diverse università, tra cui l’Università degli Studi di Milano, ha rilevato tracce di contaminazione da microplastiche nell’80% dei campioni prelevati sul ghiacciaio dei Forni, in Alta Valtellina. Tra le microplastiche individuate, dalle analisi del dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano, ci sono tutte le particelle di plastica con dimensioni inferiori a un millimetro: il cellophane è il polimero prevalente (55%), seguito dal polietilene-polipropilene (35%) e dal nylon (10%), mentre le fibre rappresentano oltre il 70% dell’impronta di contaminazione. I dati confermano (purtroppo) le ricerche avviate anche negli anni scorsi da altri studi e progetti come CleanAlp
Luca Parena ha intervistato Marco Parolini, docente di Ecologia al dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano, che ha condotto lo studio.
I risultati della ricerca condotta nell’estate del 2023 hanno confermato la presenza diffusa delle microplastiche. Ancora una volta, abbiamo rilevato la presenza di microplastiche sui nostri ghiacciai, con concentrazioni che rientrano nel range abbondante, già osservato in precedenza sulle Alpi. Questi dati confermano come questa forma di contaminazione abbia ormai raggiunto anche ecosistemi generalmente considerati incontaminati nel nostro immaginario collettivo.
Questo fatto solleva delle preoccupazioni?
Sì, questa situazione è preoccupante perchè conferma che la plastica, un materiale utilizzato da metà del secolo scorso, ha contaminato tutti gli ecosistemi. È fondamentale migliorare la gestione delle plastiche a fine vita, poiché una volta che entrano nell’ambiente, possono frammentarsi, distruggersi e formare microplastiche, che possono essere trasportate anche a lunghe distanze, raggiungendo ecosistemi molto remoti.
Il fatto che le microplastiche siano presenti sui ghiacciai potrebbe implicare che possono diffondersi ad altri ecosistemi?
Esattamente. La presenza di microplastiche e altri contaminanti sui ghiacciai in questo periodo storico è particolarmente allarmante. Il cambiamento climatico e il riscaldamento globale stanno influenzando il ruolo dei ghiacciai e il conseguente rilascio di questi contaminanti nelle acque di fusione sta causando la contaminazione delle acque e dei terreni a valle dei ghiacciai.
FOTO| Silvio Alaimo sj