Le autostrade saranno le barriere per contenere l’epidemia di peste suina africana. Entro una settimana i varchi sulle arteria dovranno essere chiusi per bloccare il passaggio degli animali selvatici, come provvedimento di biosicurezza deciso dal nuovo commissario all’emergenza Giovanni Filippini.
La comunicazione è stata data in una riunione alla Regione Lombardia con le prefetture, le province e le parti sociali, agricoltori e industriali. Saranno anche intensificati gli abbattimenti dei cinghiali con l’esercito e le polizie provinciali. I nuovi provvedimenti si aggiungono a quelli della scorsa settimana, trenta giorni per la classificazione di rischio degli allevamenti, e altri quindici per sanare quelli con maggior rischio di entrata del virus, altrimenti saranno chiusi.
La nuova strategia che sta delineando il commissario Filippini è determinata dal richiamo il mese scorso del servizio veterinario dell’Unione Europea, dopo un’ispezione in Lombardia ed Emilia Romagna. I timori di diffusione della peste suina africana sono confermati dagli attuali numeri dei focolai negli allevamenti, venticinque, di cui diciannove in Lombardia, l’ultimo ad Albuzzano nel pavese, il tredicesimo della provincia basso padana.
I veterinari liberi professionisti e il Partito Democratico hanno chiesto l’estensione delle norme di biosicurezza anche ai territori indenni, in particolare a lodigiano, cremonese, mantovano e bresciano come norma di prevenzione. In Lombardia sono allevati quattro milioni e mezzo di maiali sugli otto nel resto d’Italia, e anche l’Emilia è tra le zone con le stalle più grandi. Già adesso il settore è penalizzato nelle esportazioni e perde tra i 15 e i 30 milioni di euro al mese, e le richieste di cassa integrazione delle industrie della trasformazione sono in crescita.
Il Pd ha chiesto anche che la Regione aiuti i comuni ad attuale le norme di biosicurezza come per la gestione degli eventi all’aperto, inoltre i dem hanno chiesto che oltre all’assessore all’agricoltura Giovanni Beduschi sia coinvolto quello al welfare Guido Bertolaso, da cui dipende il servizio veterinario, e quello alle attività produttive Guido Guidesi.