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L’accordo per “l’internet di Elon Musk” spaventa la politica

Elon Musk e Giorgia Meloni

Elon Musk sembra convinto di avere già l’accordo in tasca, rispondendo a Matteo Salvini, entusiasta quanto lui della possibile intesa, dice che “sarà tutto fantastico” e che altri Paesi in Europa chiederanno di adottarlo. Giorgia Meloni personalmente tace dopo il comunicato di Palazzo Chigi di ieri che sembrava ridimensionare l’idea di un patto già trovato, forse per non alimentare polemiche che non sono solo dell’opposizione, ma anche interne al governo a quanto pare. Desta preoccupazione in Europa una possibile presenza così invadente sugli apparati e strumenti di sicurezza, che potrebbero essere affidati ad un “tecnopopulista”, così lo chiamano alcuni esponenti dell’opposizione: un magnate ultramiliardario che starebbe per entrare nel governo Trump. Preoccupazioni che non sembrano appartenere a Salvini, che vuole invece accelerare l’accordo, ma probabilmente si tratta di una competizione tutta interna alla destra con Giorgia Meloni a chi sarà il migliore alleato di Elon Musk in Italia e in Europa. Per ora sono alcune singole capitali europee, Parigi, Londra e Berlino, a dirsi preoccupate dalle possibili ingerenze di Musk , anche a livello politico, con i suoi legami con l’estrema destra, l’ingerenza attraverso X nel commentare anche le vicende interne dei Paesi, come ad esempio in Italia con gli attacchi ai magistrati. L’Unione Europea non ha preso una posizione ufficiale, considerando che ogni Stato è sovrano ed è libero di fare accordi. La sinistra in Europa e anche in Italia chiede chiarimenti, la segretaria del Pd Elly Schlein parla di una gara nella destra al “bacio della pantofola” all’uomo più ricco del mondo e chiede che la presidente del Consiglio vada in Parlamento a spiegare.

  • Autore articolo
    Anna Bredice
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    Oggi, mercoledì 8 gennaio, alle ore 18:30 al cinema Mexico ci sarà un omaggio ad Antonio Sancassani, patron del cinema, con interventi e testimonianze di chi vorrà ricordarlo. A seguire, la proiezione del film "Mexico! un cinema alla riscossa", con la regia di Michele Rho. "Un esempio di ottimismo e perseveranza per chi, come Sancassani, continua a credere nel pubblico e nella magia della visione collettiva sul grande schermo." Oggi a Cult è andata in onda un'intervista di Barbara Sorrentini fatta a Sancassani nel 2021, momento in cui il Mexico era chiuso a causa dei lockdown.

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    La repubblica maltrattata, dalla guerra fredda e dalla strategia della tensione. E’ la repubblica italiana. L’ex magistrato, giurista, Giuliano Turone l’ha raccontata nel libro: «Crimini inconfessabili. Il ventennio dell'Antistato che ha voluto e coperto le stragi (1973-1993)», pubblicato da Fuoriscena. I fatti di questa storia vanno dal golpe cileno, dall'attentato di Sofia contro Berlinguer (entrambi del 1973) alle stragi terroristico-mafiose del 1993 (Firenze, Milano e Roma) e all'assassinio di Falcone e Borsellino del ‘92, passando per l'uccisione di Moro e di Piersanti Mattarella (presidente della regione Sicilia, democristiano della corrente di Moro) e la strage alla stazione di Bologna. «Crimini inconfessabili», perchè l'obiettivo è illegittimo: fermare con le trame, gli omicidi, le stragi, il pieno sviluppo della democrazia in Italia, impedire l’alternanza e il progresso sociale che una stagione di lotte e di riforme aveva reso possibile. Il fattore K (comunisti) è stato determinante. «Crimini imprescrittibili», perchè sono delitti contro l'umanità.

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