Elon Musk sembra convinto di avere già l’accordo in tasca, rispondendo a Matteo Salvini, entusiasta quanto lui della possibile intesa, dice che “sarà tutto fantastico” e che altri Paesi in Europa chiederanno di adottarlo. Giorgia Meloni personalmente tace dopo il comunicato di Palazzo Chigi di ieri che sembrava ridimensionare l’idea di un patto già trovato, forse per non alimentare polemiche che non sono solo dell’opposizione, ma anche interne al governo a quanto pare. Desta preoccupazione in Europa una possibile presenza così invadente sugli apparati e strumenti di sicurezza, che potrebbero essere affidati ad un “tecnopopulista”, così lo chiamano alcuni esponenti dell’opposizione: un magnate ultramiliardario che starebbe per entrare nel governo Trump. Preoccupazioni che non sembrano appartenere a Salvini, che vuole invece accelerare l’accordo, ma probabilmente si tratta di una competizione tutta interna alla destra con Giorgia Meloni a chi sarà il migliore alleato di Elon Musk in Italia e in Europa. Per ora sono alcune singole capitali europee, Parigi, Londra e Berlino, a dirsi preoccupate dalle possibili ingerenze di Musk , anche a livello politico, con i suoi legami con l’estrema destra, l’ingerenza attraverso X nel commentare anche le vicende interne dei Paesi, come ad esempio in Italia con gli attacchi ai magistrati. L’Unione Europea non ha preso una posizione ufficiale, considerando che ogni Stato è sovrano ed è libero di fare accordi. La sinistra in Europa e anche in Italia chiede chiarimenti, la segretaria del Pd Elly Schlein parla di una gara nella destra al “bacio della pantofola” all’uomo più ricco del mondo e chiede che la presidente del Consiglio vada in Parlamento a spiegare.
L’accordo per “l’internet di Elon Musk” spaventa la politica
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Autore articolo
Anna Bredice