
Pd e 5 Stelle viaggiano in due direzioni divergenti sulla questione più importante. Il responsabile esteri del Pd, Provenzano, ha stroncato senza mezze misure gli insulti di Trump contro Zelensky e contro l’Ucraina: “Giorni di frasi vergognose, di insulti di Trump contro l’Europa, contro la verità. Disprezzo per le vittime della guerra, volontà non di realizzare pace e giustizia, ma di umiliare l’aggredita Ucraina. C’è chi prova a reagire. Giorgia Meloni continua a tacere”, ha messo a verbale Provenzano.
Conte, invece, si è schierato con Trump: “Trump, con ruvidezza, smaschera tutta la propaganda bellicista dell’Occidente sull’Ucraina – afferma – e dice una verità che noi del Movimento 5 Stelle stiamo dicendo da tre anni, insieme a tutti gli esperti militari, ossia che battere militarmente la Russia era irrealistico.”
Entrambi parlano a Meloni, ma in realtà Conte parla agli alleati del centrosinistra e dice loro che la linea da tenere in politica estera deve essere la sua e lo fa nel giorno in cui Trump pronuncia le parole più violente. Fingendo di non vedere che Trump non parla di pace, parla casomai di spartizione di territori e di sfere di influenza, giocando una partita mondiale con Russia e Cina sulla pelle principalmente dell’Europa, oltre che dell’Ucraina.
La tensione tra Pd 5 Stelle era già cominciata a manifestarsi quando Conte aveva chiamato a una manifestazione contro il governo ma anche contro Von Der Leyen e l’Europa che cerca di reagire. La sua forza sta nel fatto che il Pd vive al suo interno posizioni contraddittorie.
Le parole di Provenzano mettono un punto, una linea rossa che Conte ha invece valicato, avvicinandosi di nuovo al Salvini che ha proposto il premio Nobel per la pace per Trump. Il campo largo è oggi estremamente divaricato, e la domanda è: come farà a non spezzarsi? Perché una cosa è trovare l’accordo per una candidatura a sindaco e un’altra cosa è la visione del mondo nel momento più drammatico per l’Europa e l’Occidente dopo la Seconda guerra mondiale.