Il racconto della giornata di sabato 5 giugno 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La visita di due senatori al CPR di Milano, la lettera di denuncia di Seid Visin, la nuova tassa che colpirà le grandi multinazionali, l’ultimo attentato in Burkina Faso e l’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia.
“Peggio di un carcere”, due senatori visitano il CPR di Milano
“Peggio di un carcere, senza tutele e regole per le persone”. Così due senatori della Repubblica hanno definito il Centro di permanenza per il rimpatrio di Milano. Gregorio De Falco del gruppo Misto e Simona Nocerino del M5S hanno visitato questo pomeriggio il Cpr di via Corelli. Hanno trovato al suo interno una situazione di abbandono, mala gestione e assenza di tutele nei confronti delle persone, stranieri e migranti, che vi sono ospitate.
Questo è il racconto del senatore Gregorio De Falco ai nostri microfoni.
La lettera di Seid Visin denuncia il razzismo di cui era stato vittima
Seid Visin aveva 20 anni, era nato in Etiopia e viveva con la sua famiglia adottiva a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Giocava a calcio, prima nelle giovanili del Milan insieme a Donnarumma e poi aveva indossato la maglia del Benevento.
Oggi, nella chiesa San Giovanni Battista è stato celebrato il suo funerale, dopo che si era tolto la vita giovedì. Durante il funerale è stata letta una lettera che Seid Visin aveva scritto due anni fa ai suoi amici. Una lettera molto forte, in cui denuncia il razzismo di cui era stato vittima.
Questa lettera è stata collegata dai giornali alla sua decisione, anche se il padre – a questo proposito – ha chiarito con fermezza che non ha alcun legame con il suo suicidio: “Mio figlio non si è ammazzato perché vittima di razzismo. È sempre stato amato e benvoluto”, ha detto Walter Visin, aggiungendo: “Fu uno sfogo, era esasperato dal clima che si respirava in Italia, ma nessun legame con il suo suicidio, basta speculazioni”. Quali siano le motivazioni che hanno portato un ragazzo di 20 anni a questo gesto non si sa e non spetta ai media deciderlo. La sua lettera, però, solleva un tema importante. Ne abbiamo parlato con Hillary Sedu, avvocato originario della Nigeria che vive a Napoli da quando è molto piccolo e che a sua volta è stato vittima di razzismo in più momenti della sua vita.
Una nuova tassa colpirà le grandi multinazionali
E’ un accordo storico quello siglato oggi al G7 di Londra. I ministri delle finanze delle 7 economie più grandi del mondo hanno raggiunto un’intesa per una tassa globale minima sulle grandi multinazionali. Si tratta di una aliquota minima del 15 per cento sui profitti delle imprese, che dovrà essere applicata Paese per Paese.
Una vera e propria stretta sull’elusione fiscale delle grandi corporation e dei giganti del web che finora hanno fatto profitti infiniti, giocando sui diversi sistemi fiscali.
Ma cosa prevede nel dettaglio l’accordo?
Il nostro collaboratore Andrea Di Stefano.
Si tratta solo di un primo passo. L’accordo dovrà ora essere esteso ai paesi del G20 e a quelli dell’Ocse, già a luglio, come annunciato oggi dal commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni. Ma quali sono allora i prossimi passaggi per l’adozione?
Sentiamo ancora Andrea Di Stefano.
L’attentato jihadista in Burkina Faso
Case bruciate, mercati devastati ed esecuzioni sui civili. In un villaggio nel nord del Burkina Faso, nella notte, un attacco di matrice Jihadista ha provocato almeno 100 vittime, e il bilancio rischia di salire. Secondo le autorità si tratta dell’attentato più violento e sanguinoso dall’inizio delle violenze jihadiste nel Paese nel 2015.
L’attacco è stato sferrato una settimana dopo due attentati compiuti nella stessa zona, in cui erano rimaste uccise quattro persone, mentre il 17 e il 18 maggio, 15 abitanti di un villaggio e un soldato sono stati uccisi in due assalti a un piccolo centro rurale.
Il paese si trova in una situazione molto delicata, legata anche alla fragilità politica dei paesi limitrofi. Ne abbiamo parlato con Angelo Ferrari, giornalista di Agi esperto di Africa.
L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia
L’andamento della pandemia in Italia. Sono stati 2436 i casi di Covid accertati oggi. Il tasso di positività è stabile attorno all’1 per cento, uno dei più bassi di sempre. In discesa anche il numero dei morti, sono stati 57 i decessi comunicati oggi.
Ieri sono state fatte 600mila vaccinazioni in Italia. È la prima volta che si raggiunge un numero così alto di dosi. Da lunedì Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto passeranno in zona bianca. Per il presidente dell’ISS Brusaferro “se la tendenza prosegue così, per la seconda settimana di giugno tutta Italia si troverà in zona bianca”.
🔴 #Covid19– La situazione in Italia al 5 giugno: https://t.co/8ciMmO9yfx pic.twitter.com/ldTYqsZau3
— Ministero della Salute (@MinisteroSalute) June 5, 2021