Approfondimenti

La mobilitazione dei “cittadini del mondo”

«È stato un incontro fantastico. Già allora passavamo ore a discutere sindacato e dei movimenti». A parlare è Giovanni Parmeggiani, universitario milanese di 26 anni che ha conosciuto Giulio Regeni nel 2010, mentre entrambi frequentavano un corso di arabo a Damasco, in Siria, prima che fosse martoriata dalla guerra civile.

Oggi che Giulio non c’è più, Giovanni ha deciso – assieme ad altri 16 tra conoscenti ed ex compagni di scuola – di scrivere una petizione in cinque lingue per chiedere giustizia sulla morte dell’amico, oltre che una tutela reale dei diritti di chi decide di studiare e lavorare fuori dai confini nazionali.

Proprio come era successo a Giulio e Giovanni, che nell’estate 2010 avevano fatto una scelta coraggiosa: imparare l’arabo nella sua terra d’origine. L’amicizia tra i due nasce tra i banchi di scuola, ma si consolida anche al di fuori dell’ambiente scolastico: «Ci vedevamo ogni giorno – prosegue Giovanni – tanto che ci siamo sempre dimenticati di farci una foto assieme. Non avevamo tempo, parlavamo spesso dei movimenti dei sindacati: lui era affascinato da Gramsci, era già stato in Egitto senza però conoscere l’arabo. È stata una bellissima frequentazione, che ci ha tenuti uniti in Siria per un mese e mezzo».

Poi, come spesso succede in queste occasioni, ognuno torna a casa propria dove ci si tiene in contatto tramite i social: «Chiacchieravamo sulla chat di Facebook – continua – e ogni tanto ci mandavamo delle mail. Siamo addirittura riusciti a vederci un paio di volte a Milano, dove abbiamo continuato le nostre discussioni sul sindacalismo indipendente: avevamo posizioni diverse, ma questo non ci hai mai impedito di rimanere amici». Tanto che quando Giovanni è venuto a conoscenza della morte di Giulio ha deciso di mobilitarsi: «Dalla bella esperienza che quell’estate ci aveva uniti abbiamo pensato, assieme ad altri ragazzi italiani, spagnoli, americani, siriani ed egiziani, che la sua morte non potesse rimanere impunita e soprattutto che si iniziasse una riflessione su come la violenza non debba mai prevaricare la nostra curiosità, i nostri sogni e le nostre speranze. Siamo tutti ragazzi accomunati da un’idea di cittadinanza internazionale: in un mondo globalizzato per lo scambio di informazioni e merci noi chiediamo che quei diritti e quelle libertà vengano riconosciuti anche alle persone. Nulla che non sia già stato scritto, ma che la morte di Giulio ci ha dimostrato che, in realtà, siano parole rimaste sulla carta».

Nasce così la petizione Justice for Giulio Regeni – To guarantee freedom of thought, speech and movement, che nel giro di pochi giorni è già stata sottoscritta da 31mila persone. Un successo, che ha spinto Giovanni e gli altri amici ad andare oltre: «Ci stiamo attivando – spiega Giovanni – per fare arrivare il nostro messaggio al Parlamento italiano, al Parlamento europeo e all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. Attraverso il Pd, poi, stiamo chiedendo che si possa fare un’interrogazione parlamentare proprio sulla tematica che stiamo sostenendo. Insomma, riferendoci alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e alla Convenzione contro la tortura, cerchiamo non soltanto di agire sulle istituzioni in maniera formale ma anche di avere da loro un riscontro ufficiale alle nostre richieste. L’Egitto in cui Giulio viveva è un interlocutore economico e politico della comunità internazionale, quindi crediamo che sia necessaria una riflessione da parte di tutti e auspichiamo che il Governo italiano sia in prima fila in questo processo di garanzia delle libertà di parola, pensiero e movimento».

  • Autore articolo
    Clara Amodeo
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 06/01 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 06-01-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 06/01 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 06-01-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 06/01/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 06-01-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 20/12/2024 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 20-12-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 06/01/2025 - ore 11:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 06-01-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di lunedì 06/01/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Archivio Ricordi - 06-01-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 06/01/2025 - ore 09:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 06-01-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di lunedì 06/01/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 06-01-2025

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 05/01/2025

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 05-01-2025

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 05/01/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo e Fabio Barbieri, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 05-01-2025

  • PlayStop

    News della notte di domenica 05/01/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 05-01-2025

  • PlayStop

    La sacca del diavolo di domenica 05/01/2025

    “La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…” Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere. Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.

    La sacca del diavolo - 05-01-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di domenica 05/01/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 05-01-2025

  • PlayStop

    Bohmenica In di domenica 05/01/2025

    "Bohmenica In", curata da Gianpiero Kesten e co-condotta da Zeina Ayache, Gaia Grassi, Astrid Serughetti e Clarice Trombella, con ospite fisso Andrea Bellati, colonizza la domenica su Radio Popolare. Tra curiosità scientifiche e esistenziali, la squadra porta contributi settimanali come una famiglia allargata, condividendo idee e buon umore dalle 19.45 alle 21.00. La missione è divulgativa e d'infotainment, in uno spirito di condivisione e riflessione tipico della domenica.

    Bohmenica In! - 05-01-2025

  • PlayStop

    La visita a sopresa di Meloni a casa di Trump

    Giorgia Meloni è andata a casa di Trump in Florida con un viaggio a sorpresa. E' probabile che abbia chiesto aiuto per la liberazione di Cecilia Sala. E ha di nuovo cercato di accreditarsi come principale referente di Trump in Europa. L'asse del sovranismo internazionale, da Trump a Milei a Meloni, su quali presupposti si basa? Lo spiega lo storico David Bidussa in questa intervista con Luigi Ambrosio

    Clip - 05-01-2025

  • PlayStop

    Mash-Up di domenica 05/01/2025

    Ogni domenica un dj7 a tema in collaborazione con chi ascolta. Genere? Nessuno. A cura di Piergiorgio Pardo Mail: mischionepopolare@gmail.com

    Mash-Up - 05-01-2025

  • PlayStop

    DOC – Tratti da una storia vera di domenica 05/01/2025

    I documentari e le docu-serie sono diventati argomento di discussione online e offline: sesso, yoga, guru, crimine, storie di ordinaria follia o di pura umanità. In ogni puntata DOC ne sceglierà uno per indagare e approfondire, anche dopo i titoli di coda, tematiche sempre più attuali, spesso inesplorate ma di grande rilevanza socio-culturale. E, tranquilli, no spoiler! A cura di Roberta Lippi e Francesca Scherini In onda domenica dalle 18 alle 18.30

    DOC – Tratti da una storia vera - 05-01-2025

Adesso in diretta