La poltrona è salva. Questo in sostanza è stato il primo messaggio che Ursula Von Der Leyen ha pensato di mandare ai cittadini europei. La matematica le dà ragione, la sua maggioranza tiene. Ma poi c’è tutto il resto.
Il contesto prima di tutto: la guerra in Ucraina, lo scontro Nato – Russia, la crisi climatica, il dumping commerciale cinese, una possibile vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti. Ed è in questo contesto che a Bruxelles sono arrivati due messaggi forti e chiari: l’astensione ancora importante; e poi soprattutto l’avanzata dell’Estrema Destra nei Paesi che hanno fondato l’Unione Europea. Una destra estrema razzista, xenofoba, anti ambientalista e ultra liberista. Sono due segnali che confermano che in Europa c’è malessere sociale, mentre cresce la disuguaglianza.
E come sempre Marine le Pen e suoi alleati avevano la ricetta pronta: blindare le frontiere, depotenziare il Green Deal per fermare la protesta dei trattori: una ricetta che è stata spesso condivisa dai popolari.
E se l’Estrema Destra avanza è perché le sue idee sono state sdoganate e, peggio ancora, applicate alla lettera dai conservatori.
Non ha ha più senso dividere l’ Europarlamento soltanto tra europeista e euroscettici. In Europa ci sono le destre e un’ area progressista. Quest’ultima deve partire dal voto di ieri. La sinistra fa bene quando fa la sinistra, lo abbiamo visto in Spagna, in Portogallo, ma anche in Italia. Questa sinistra deve pretendere da Ursula Von Der Leyen e dal suo campo un po’ di chiarezza.
La “maggioranza Ursula” ha tenuto, ma adesso?
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Autore articolo
Chawki Senouci