La ludoteca di Babele. Dal dado ai social network: a che gioco stiamo giocando? (ed. UTET) è l’ultimo libro di Stefano Bartezzaghi, docente di semiotica e di teorie della creatività, opinionista di Repubblica, direttore artistico del festiva “Il senso del ridicolo” di Livorno e natiralmente scrittore e saggista.
Riprendendo un suo scritto precedente e integrandolo con nuovo materiale, Bartezzaghi riflette sulla definizione del gioco. La storia del gioco è piena di scossoni e metamorfosi, se ne rinvengono tracce in tanti ambiti, dalla moda al design, dai linguaggi quotidiani all’universo social.
Il nostro presente somiglia sempre più a una “babelica ludoteca” in cui l’idea di una comunicazione “informale e giocosa” è considerata vincente. Le regole del gioco continuano ad esistere ma ciascuno deve trovare il gioco giusto per sè.
Stefano Bartezzaghi, al microfono di Cult, ci propone alcuni spunti di riflessione e ammette a sua volta di usare il gioco per comunicare meglio con lettori e studenti, oltre ad anticipare che la seconda edizione del festival “Il senso del ridicolo” di Livorno, da lui diretto prenderà il via il 23 settembre.
Riascolta l’intervista di Stefano Bartezzaghi a Cult