Il più rapido è stato il consiglio comunale di Monza che poche ore dopo l’annuncio della morte aveva già votato una mozione per intitolare lo stadio Brianteo al 4 volte presidente del consiglio e soprattutto presidente del Monza calcio tornato in serie A. Da lì è stato un fiorir di proposte: da Salvini che vorrebbe intestargli il Ponte sullo stretto (un po’ come idea originale), a Forza Italia Puglia che annuncia una via Berlusconi in ognuno dei 257 Comuni della Regione. Bisogna far presto, anche perché chi lo sa quanto dura ancora Forza Italia.
Intanto, Silvio Berlusconi avrà intitolato un belvedere, quello al 39esimo piano di Palazzo della Regione Lombardia. Un assaggio ella celebrazione che la maggioranza di Attilio Fontana domani cercherà i celebrare nell’aula consigliare, opposizioni permettendo. In attesa della scoperta dell’eredità vera e concreta, c’è quella politica da intestarsi in ogni modo. Anche attraverso delle intitolazioni.
Quella che sta facendo più discutere anche per diversi illustri sostegni bipartisan che sta raccogliendo viene da Gabriele Albertini, ex sindaco, “pescato” tra gli imprenditori sconosciuti e portato alla ribalta da Berlusconi nel lontano 1997. La proposta è quella di dedicare l’aeroporto milanese di Linate a Berlusconi, “come Parigi è dedicata a De Gaulle o New York a Kennedy”, ha precisato l’ex sindaco e senatore. Una proposta che ha raccolto il beneplacito “tri-partisan” di Letizia Moratti, anche lei un’altra elle creature berlusconiane che poi lo hanno abbandonato. Basta che la società proprietaria dell’aeroporto la Sea lo decida. Anche se Roberto Formigoni, fa notare che oggi Linate è intitolato all’ingegnere e pioniere dell’aeronautica Enrico Forlanini, che però ha anche intestato il viale di accesso e il quartiere attorno allo scalo, mentre Malpensa non ha intestazioni e sarebbe lo scalo più adatto: più grande, internazionale e anche ospitato da un territorio più fedele al Berlusca rispetto ai milanesi che a due lustri lo hanno snobbato.
Come fa notare Gad Lerner, però, a parte il paragone con gli aeroporti di Roma, Venezia o Genova intitolati rispettivamente a Leonardo da Vinci, Marco Polo e Cristoforo Colombo, per non dire Bergamo a Caravaggio, Verona a Catullo, Marconi a Bologna o Woityla a Bari… risulterebbe per lo meno beffardo ai passeggeri del volo Milano-Palermo l’annuncio del capitano del decollo dall’aeroporto Berlusconi e dell’arrivo a quello Falcone Borsellino.
Di aeroporti si parla perché il Comune Milano, col sindaco Beppe Sala, ha già detto che rispetterà i 10 anni dalla morte perché si possa proporre intitolazioni di strade, piazze, monumenti, targhe ufficiali. E, quindi, in questa fretta beatificante, qualcosa bisogna pur inventarsi. Ad esempio, il governo potrebbe sollecitare i prefetti a derogare la norma dei dieci anni che la legge prevede in caso di persone che abbiano “benemeritato” l’onore della nazione. Dopo funerali e lutto di Stato, e sette giorni di silenzio parlamentare, l’onore della nazione è quantomeno provato.
La lista infinita delle intitolazioni a Berlusconi
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Autore articolo
Claudio Jampaglia