Nella banlieue parigina la situazione è globalmente tranquilla. Non ci sono stati scontri tra polizia e giovani dopo i fatti di Aulnay-sous-Bois: giovedì scorso quattro agenti di polizia hanno seviziato e violentato Théo, un ragazzo di 22 anni, fedina penale pulitissima, malato di calcio, fan di Antonio Cassano, tifoso dell’Inter.
Théo ha ricevuto mertedì la visita in ospedale del presidente Hollande. Il ragazzo ha detto che il gesto del presidente l’ha molto toccato e lo ha ringraziato. Alla fine Théo ha voluto mandare un messaggio ai ragazzi delle banlieues dove da troppo tempo cova la rabbia.
“Ho un messaggio da fare passare. So quello che sta accadendo. Io amo molto la mia città, e vorrei ritrovarla come l’ho lasciata, per favore. Quindi ragazzi, non fate la guerra, siate uniti e abbiate fiducia nella giustizia, che sarà fatta”.
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Non sappiamo che cosa succederà nelle prossime ore nelle banlieues e se il suo messaggio sarà ascoltato. Ma la cosa più importante è che l’appello alla calma di Théo non è stato apprezzato dall’estrema destra. I dirigenti del Fronte nazionale avrebbero preferito un messaggio di odio, e vanno avanti con le provocazioni e gli insulti. “Hollande è stato al capezzale della feccia”, ha twittato un collaboratore di Marine Le Pen.
Feccia, la stessa parola usata nell’autunno del 2005 dall’allora ministro dell’Interno Sarkozy per definire i giovani che protestavano per la morte di due ragazzi , Zied e Bouna, finiti fulminati in una cabina elettrica dove si erano nascosti a Clichy-sous-Bois durante un inseguimento della polizia.
La rivolta delle banlieues fu il trampolino di lancio di Sarkozy verso l’Eliseo. Due anni dopo sarebbe diventato presidente della Repubblica.
E poi c’è la polizia. I fatti degli ultimi anni ci fanno dire che per la polizia francese non c’è stata alcuna discontinuità rispetto alla Repubblica di Vichy. L’esempio di Maurice Papon è emblematico. Nel 1981 le Canard Enchainé rivelò il suo ruolo nella deportazione degli ebrei quando era segretario generale della prefettura di Bordeaux. Papon sarà condannato per crimini contro l’umanità a dieci anni di carcere. Ma nonostante le sue responsabilità nella Shoah, Papon collezionò dopo la guerra promozioni su promozioni fino a diventare prefetto di Parigi. E da prefetto ordinò il 17 ottobre 1961 la retata e il massacro di centinaia di algerini che protestavo contro il coprifuoco imposto alla loro comunità a Parigi. I figli di Papon votano oggi Marine Le Pen. Secondo lo studio dei flussi elettorali, alle Regionali del 2015 sette poliziotti su dieci hanno votato Fronte nazionale.