La Francia potrebbe iniziare la campagna di vaccinazione contro il COVID-19 tra Natale e Capodanno. Lo ha annunciato il primo ministro Jean Castex che oggi ha presentato ai deputati la strategia sanitaria del governo. Sono i tempi tecnici perché Bruxelles dia l’ok alla commercializzazione del vaccino Pfizer e l’autorità francese del farmaco certifichi che ci sono le condizioni per somministrarlo. Cioè che effettivamente le dosi siano disponibili, trasportabili e che rispondano alle norme di sicurezza.
Parigi ha previsto una campagna in tre fasi: su consiglio dell’Alta Autorità della Salute, si comincerà con un milione di anziani che vivono nelle case di riposo. Concentrandosi sulle popolazioni fragili che vivono in comunità, in luoghi dove è più facile organizzare concretamente le vaccinazioni.
La seconda fase del piano vaccini della Francia riguarderà altri 14 milioni di persone a rischio, per motivi di età o a causa di malattie pregresse, e una parte del personale sanitario. Per il resto della popolazione, bisognerà aspettare la fine della primavera. Ad oggi la Francia ha ordinato 200 milioni di dosi di vaccino, della Pfizer ma anche di AstraZeneca e Moderna, che arriveranno a scaglioni e che permetteranno di vaccinare progressivamente almeno 100 milioni di persone.
Per quanto riguarda l’organizzazione pratica, cioè come somministrare le dosi, che saranno gratuite per tutti, il governo ha escluso di farlo in dei padiglioni provvisori. Da un lato per evitare di aumentare i rischi di contaminazione creando assembramenti, dall’altro perché punta sulla collaborazione dei medici di base e della medicina territoriale. Uno dei grossi problemi di questa campagna, infatti, non è tanto la logistica complessa, ma la sfiducia dell’opinione pubblica. Secondo gli ultimi dati, solo un francese su due è disposto a farsi vaccinare.
Per evitare un possibile fiasco, il governo della Francia ha deciso che i vaccini non saranno obbligatori e che sarà necessaria una visita medica e un consenso informato prima di procedere all’inoculazione. Fiducia e trasparenza sono i due principi che guidano l’esecutivo, ha assicurato il primo ministro. Che ha confermato la creazione Consiglio di orientazione della strategia vaccinale chiamato a esprimersi e a comunicare sulle decisioni prese composto da un comitato di cittadini, uno di esperti e scienziati, uno di amministratori locali e uno di pazienti e lavoratori del settore sanitario. Il governo si preoccuperà anche di raccogliere e pubblicare regolarmente i dati su chi riceve il vaccino e sui possibili effetti collaterali.
Foto dalla pagina Facebook di Jean Castex