Che succederà al Governo dopo il voto del 20 e 21 settembre (rimpasto sì? rimpasto no? Ha classicamente eluso la risposta prendendosela con la stampa), come spendere i soldi del Recovery Fund, una proposta di mediazione sul Mes. Questi i temi che ha toccato ieri sera Conte a Modena. Debutto assoluto per lui a una festa dell’Unità, e in che posto, nel cuore della tradizione.
Conte ha negato una crisi di governo in arrivo dopo il voto e ha proposto una soluzione allo stallo tra Di Maio e Zingaretti sul Mes, dicendo che si farà un progetto e se serviranno una parte di quei soldi per la sanità il Governo andrà in Parlamento a discuterne. Una proposta quindi di mediazione dove lui è il protagonista al posto dei leader di partito. Lui e il Parlamento, senza Di Maio e Zingaretti.
Sarà vero? Funzionerà? Per ora, si è visto ieri sera, funziona la formula “Lui e il popolo senza mediazioni”. Applausi ovviamente qualche giorno fa alla festa del Fatto, applausi e corsa a stringergli la mano e a farsi un selfie ieri sera a Modena. Conte ha imparato come si fa il politico contemporaneo, ha rispettato le liturgie del luogo in cui si trovava, compresa la cena al ristorante popolare, e non si è sottratto ai militanti che lo chiamavano per una foto insieme.
Le centinaia di persone presenti ieri a Modena, sfidando gli assembramenti del resto erano lì per lui. Conte visto come la sola vera garanzia che questo Governo possa durare nel tempo, nonostante le differenze che rimangono, la divisione evidente tra i militanti su un tema come il referendum ad esempio, e la grande questione dei soldi, quelli in arrivo del Recovery Fund che ancora non si sa come spendere, e quelli del fondo salva-Stati per la sanità che mezzo governo vuole e mezzo governo no.
Per fortuna che c’è lui, quasi con la L maiuscola, dicevano tutti.
Foto dalla pagina Facebook di Giuseppe Conte