Era già accaduto nell’agosto del 1925.
Allora una guida di Valtournenche, Casimiro Bich, nel tentativo di portare in salvo due clienti americani, cadde nel vuoto lungo la parete Est del Monte Rosa, dove era iniziata una bufera.
“Il corpo, inghiottito dal ghiacciaio, fu ritrovato solo nel 1971 dalla guida di Macugnaga Luciano Bettineschi” racconta Teresio Valsesia, alpinista, scrittore ed ex sindaco del paese alle pendici del massiccio.
Nelle scorse ore sulla seconda vetta delle Alpi si è verificato un nuovo incidente: tre alpinisti svizzeri sono morti dopo essere precipitati per 800 metri dal Colle Gnifetti.
Dalle prime ricostruzioni si apprende che i tre si trovavano in cordata con altrettanti scalatori, rimasti illesi. A causare l’incidente sarebbe stato il cedimento di una cornice di neve al passaggio del gruppo.
“La Est del Rosa è una parete himalayana per dislivello, e resa molto pericolosa da distaccamenti resi sempre più frequenti dal riscaldamento globale” dice Valsesia.
Ascolta l’intervista.