
Su Radio Popolare proseguono le interviste sul futuro dei vari soggetti a sinistra del PD.
Dopo Stefano Fassina, che ha lanciato i nuovi gruppi parlamentari annunciando che l’anno prossimo ci sarà un vero e proprio partito, è la volta di Pippo Civati. Uscito dal PD pochi mesi fa, Civati ha creato “Possibile” e ora non ha alcuna intenzione di entrare nella cosiddetta “Cosa Rossa” (il nome ufficiale si conoscerà sabato): a suo parere non rappresenta nulla di nuovo, è semplicemente Sel più qualche singolo parlamentare fuoriuscito dal PD.
Sentiamo questo passaggio dell’intervista, realizzata da Lorenza Ghidini e Gianmarco Bachi
A riprova delle difficoltà di dialogo tra Sel e “Possibile”, c’è la questione delle alleanze per le prossime elezioni amministrative. In alcune città il partito di Vendola – secondo Civati – non ha ancora le idee chiare a proposito del rapporto con il PD e i suoi candidati.
A Milano, davanti alla probabile candidatura di Giuseppe Sala, Pippo Civati non ha dubbi: lo spazio per una candidatura di sinistra è ampio. “Possibile” ci sarà, e se Sel si libererà dell’“abbraccio” con il PD di Renzi sarà possibile arrivare a un candidato comune.
Infine Civati ha parlato del suo movimento, “Possibile”, della filosofia con cui è nato, della proposta politica che ha messo in campo, della battaglia per i referendum che non è andata in porto – “qualcuno non ne ha capito la portata”, ci ha detto.