“Smentisco che ci siano 31 italiani dispersi a Nizza. Anzi, la situazione è in continuo e positivo miglioramento”.
Ce lo dice la Console italiana a Nizza, Serena Lippi, che abbiamo raggiunto. Media italiani avevano attribuito alla Farnesina la notizia di 31 connazionali dispersi. E’ falso, dice ora il Consolato italiano che aggiunge: con il passare delle ore le cose migliorano.
“Spesso i cittadini ci segnalano che non trovano un congiunto – ci spiega la Console a Nizza – e poi quando la situazione si risolve non si ricordano di avvisarci”.
E anche il ministero degli Esteri, in un secondo momento, ha abbassato il numero degli italiani che non si trovano: 20 persone.
Ma anche questa cifra non corrisponde al numero di potenziali vittime italiane.
Le vittime ancora da riconoscere sarebbero sedici. Il Presidente della Regione Paca, Christian Estrosi, ha spiegato che tanti cadeveri non sono stati identificati a causa delle condizioni in cui si trovano. E’ stato effettuato il test del Dna ma per i risultati ci vorranno alcuni giorni.
Continua il pellegrinare alla sede del centro di assistenza delle vittime di Nizza. Parenti, persone che erano sulla Promenade des Anglais ed erano assieme a persone scomparse, e che si presentavano spesso ancora con addosso i segni delle ferite subite.
I dispersi dopo l’attentato del 14 luglio rimangono uno dei problemi da affrontare. Italiani a parte, sono diverse le persone che non rispondono agli appelli e che non si trovano nonostante le ricerche ufficiali e dei familiari e amici. Non necessariamente, sono persone vittime dell’attentato.
Dopo lo shock, e la grande risposta civile della città, il dolore cresce e si fanno spazio gli interrogativi e i perché sull’attentato. “C’era abbastanza polizia?” si chiede il quotidiano Nice Matin.
L’arresto di due persone ha ricordato a tutti che la tensione è ancora alta. La cerimonia pubblica di commemorazione delle 84 vittime è stata annullata per ragioni di sicurezza. Un uomo è stato fermato venerdi sera sulla Promenade des Anglais, armato di machete, ed è stato arrestato. La notizia si è saputa oggi. Mentre sono quattro le persone ritenute vicine all’attentatore che sono in stato di fermo.
Ieri sera, sabato, la Promenade si è strasformata in un sacrario delle vittime. Fiori, luci e biglietti, pupazzi e altri oggetti sulla strada, dove sono state raccolte le vittime. E tanto, irreale silenzio.