La campagna elettorale di Marine Le Pen in un film. In un film bello, politico e coraggioso, considerando che in Francia è uscito prima che aprissero i seggi presidenziali. A poche ore dal ballottaggio, mentre si stanno accendendo i toni della sfida tra Macron e la leader della destra, si può ancora vedere al cinema A casa nostra di Lucas Belvaux.
Protagonista è Pauline (l’attrice scoperta dai Dardenne Émilie Dequenne), un’infermiera che lavora andando nelle case dei pazienti in una piccola provincia del nord della Francia. La sua vita è divisa tra i malati, i figli da accudire e il padre ex metalmeccanico comunista convinto. Suo datore di lavore è il primario Philppe Berthier (André Dussolier) importante finanziatore e stratega della campagna elettorale di Agnès Dorgelle, candidata del Front National, con una somiglianza imbarazzante, non solo fisica, con l’attuale candidata alle presidenziali di Francia e interpretata da Catherine Jacob.
Ma il medico stratega Berthier è anche il medico di famiglia di Pauline, molto presente per aver seguito la madre durante una lunga malattia, e fa presto a convincersi e a convincere la ragazza a candidarsi sindaco della sua cittadina per il partito della Dorgelle. Quindi Pauline, da responsabile e coscienziosa ragazza si trasforma in una iena pronta a tutto, per un voto in più. Guidata ferocemente dallo staff della leader fascista e scoprendo gli scheletri nell’armadio del partito di estrema destra.
“Ho tentato di descrivere una situazione, un partito, una formazione sciolta, e decifrare il suo discorso, comprendere il suo impatto, la sua efficacia e potere di seduzione“, spiega il regista.
Il Belvaux è molto bravo nell’accompagnare lo spettatore nella provincia francese arrabbiata e delusa, in cui convivono ragazzi di seconda generazione in cerca di identità, accanto a frange di popolazione violente e razziste.
“Il film non dovrebbe essere rivolto solo alle persone che sono già mobilitate e che sanno cosa vuole dire estrema destra. Questo film è prima di tutto rivolto a quelli che domani saranno tentati di rispondere a questi canti di sirena”.
Ascolta l’intervista a Lucas Belvaux