Approfondimenti

La Brexit vista dal Gruppo di Visegrád

Questa settimana si è svolto a Praga un vertice dei ministri degli Esteri del Gruppo di Visegrád con la partecipazione dei rappresentanti delle diplomazie di Francia e Germania. Dopo la riunione il ministro ceco Lubomir Zaoralek ha espresso chiaramente il suo punto di vista sul risultato del referendum britannico favorevole al leave e sulle sue conseguenze. Per il capo della diplomazia di Praga, l’accaduto e la prospettiva dell’uscita della Gran Bretagna dai 28, non ferma lo sviluppo dell’Unione europea, ma sottolinea il fatto che Bruxelles deve dare risposte precise alla situazione che si è venuta a creare. “Siamo tutti concordi nell’affermare che l’Unione europea non può permettersi di fare come se nulla fosse successo”, ha aggiunto il ministro ceco.

Nel corso del vertice di Praga, Zaoralek ha affermato che il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, non ha fatto niente per impedire l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione e che per questo dovrebbe rassegnare le dimissioni. Zaoralek ha aggiunto che quanto è avvenuto dimostra l’inadeguatezza di Juncker alla carica che ricopre. Quest’ultimo, durante l’incontro, è stato difeso dal rappresentante della diplomazia tedesca evidentemente propensa a ridimensionare le responsabilità del presidente della Commissione europea a fronte del caso Brexit.

Commentando i risultati del referendum britannico il primo ministro slovacco Robert Fico aveva detto che gli altri 27 membri dell’Unione europea devono reagire in tempi rapidi all’accaduto. “Ci dispiace che Londra ci lasci ma rispettiamo il responso delle urne”, ha affermato di recente Ivan Korčok, segretario di Stato agli Esteri il quale ha anche auspicato che le autorità di Londra dicano chiaramente quali passi compiranno nell’immediato per non lasciare spazio all’incertezza in un momento così delicato. Secondo diversi esperti slovacchi, la Brexit avrà ricadute limitate sull’economia del Paese, visto il volume non eccessivo degli scambi commerciali con la Gran Bretagna, ma sarà un impegno di notevole portata per la presidenza di turno slovacca dell’Unione europea.

L’Ungheria e la Polonia sono d’accordo sulla necessità di stringere ulteriormente i loro legami soprattutto dopo il voto britannico. In generale i Paesi di Visegrád seguono con grande attenzione la vicenda e si sentono toccati dalla Brexit non solo per il futuro dell’Unione ma anche per il numero non irrilevante di loro cittadini che lavorano in Gran Bretagna. Di recente il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha affermato che, considerato questo aspetto, gli stati dell’area vorranno un posto al tavolo dei negoziati di uscita di Londra dall’Unione europea.

Intanto il governo ceco ha approvato l’istituzione di un gruppo di lavoro incaricato del compito di esprimere la posizione del paese e le sue priorità in vista di tali negoziati. L’annuncio è stato dato in settimana dal primo ministro Bohuslav Sobotka, per il quale, con l’uscita della Gran Bretagna, l’Europa di oggi è a maggior ragione minacciata da nazionalisti e pulsioni separatiste. Il premier ha anche affermato di considerare l’Unione la migliore delle garanzie contro le sciagure che si sono verificate nel Vecchio continente nel corso del XX secolo. E al vertice di Bruxelles Sobotka ha chiesto a David Cameron di impedire che il risultato del referendum crei  un clima di intolleranza verso i cittadini della Repubblica Ceca e di altri Paesi dell’Europa centro-orientale che vivono e lavorano in Gran Bretagna.

Massimo Congiu è direttore dell’Osservatorio Sociale Mitteleuropeo, un’agenzia che si propone di monitorare il mondo del lavoro e degli affari sociali in Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca.

logo congiu

 

  • Autore articolo
    Massimo Congiu
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 13/01 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 13-01-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 13/01 08:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 13-01-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 13/01/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 13-01-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 13/01/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 13-01-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di lunedì 13/01/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 13-01-2025

  • PlayStop

    Rights now di lunedì 13/01/2025

    - "Non si può rimanere indifferenti". Una parte della comunità ebraica italiana si mobilita per parlare della strage di Gaza. - StarLink non è l'unica Big Tech statunitense che vuole mettere le mani sui nostri dati. E la giornalista Stefania Maurizi ci spiega perché è anche un problema di diritti umani. - Qualche anticipazione sul prossimo numero di Buone Notizie, il settimanale del Corriere della sera attento ai diritti. Buon ascolto!

    Rights now – Il settimanale della Fondazione Diritti Umani - 13-01-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di lunedì 13/01/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 13-01-2025

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 12/01/2025

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 12-01-2025

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 12/01/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo e Fabio Barbieri, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 12-01-2025

  • PlayStop

    News della notte di domenica 12/01/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 12-01-2025

  • PlayStop

    La sacca del diavolo di domenica 12/01/2025

    “La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…” Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere. Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.

    La sacca del diavolo - 12-01-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di domenica 12/01/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 12-01-2025

  • PlayStop

    Bohmenica In di domenica 12/01/2025

    "Bohmenica In", curata da Gianpiero Kesten e co-condotta da Zeina Ayache, Gaia Grassi, Astrid Serughetti e Clarice Trombella, con ospite fisso Andrea Bellati, colonizza la domenica su Radio Popolare. Tra curiosità scientifiche e esistenziali, la squadra porta contributi settimanali come una famiglia allargata, condividendo idee e buon umore dalle 19.45 alle 21.00. La missione è divulgativa e d'infotainment, in uno spirito di condivisione e riflessione tipico della domenica.

    Bohmenica In! - 12-01-2025

  • PlayStop

    Mash-Up di domenica 12/01/2025

    Ogni domenica un dj7 a tema in collaborazione con chi ascolta. Genere? Nessuno. A cura di Piergiorgio Pardo Mail: mischionepopolare@gmail.com

    Mash-Up - 12-01-2025

Adesso in diretta