La nave Iuventa della Ong tedesca Jugend Rettet deve rimanere ferma al porto di Trapani, dove è stata bloccata nell’agosto scorso dalla procura di Trapani. La Cassazione ha confermato il sequestro, respingendo il ricorso dei legali della Ong.
L’inchiesta, nata a seguito di segnalazioni di personale di una società privata di sicurezza, imbarcato sulla nave della Ong Save the Children, è aperta con l’ipotesi di reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
“Siamo devastati ma combatteremo per il diritto di soccorrere persone in pericolo in mare. Dovremo considerare di ricorrere alla Corte europea per i diritti umani” – si legge sul profilo Twitter della Ong.
Chiara Ronzani ha intervistato l’avvocato Raffaele Barra, legale della Ong tedesca Jugend Rettet:
La decisione della Cassazione significa che la legittimità del sequestro è stata confermata. Il procedimento principale è altra cosa e allo stato non abbiamo notizia in merito alla possibile conclusione dell’indagine. Questa decisione riguarda esclusivamente il sequestro. Noi abbiamo una fotografia della situazione ferma agli atti che sono stati depositati nell’agosto scorso davanti al tribunale del riesame e questa fotografia non ha dei volti né dei nomi né dei cognomi. Questo vuol dire che è stata prospettata e formulata un’ipotesi che fa genericamente riferimento a membri dell’equipaggio che non erano stati al tempo individuati dalla Procura. Attendiamo ancora di conoscere il contenuto preciso delle accuse, non lo conosciamo ancora né conosciamo eventuali indagati. Abbiamo soltanto una contestazione del tutto sommaria e provvisoria sulla quale abbiamo cercato chiarimenti, peraltro non in qualità di indagati. La Jugend Rettet non è un ente indagato in questo procedimento né lo sono i suoi legali rappresentanti risultano o risultavano indagati. C’è un soggetto terzo che ha chiesto la restituzione. Sotto questo aspetto c’è una grande differenza rispetto anche alla vicenda Open Arms. Lì, sin dall’inizio, sono stati individuati gli indagati che si sono potuti difendere a 360 gradi. Qui invece abbiamo un terzo che chiede la restituzione.
E ovviamente non c’è più facoltà di agire, perchè adesso la Ong avendo la nave ferma non può più fare soccorso in mare
Sì, certo, adesso la nave è ferma e quindi ogni attività è chiusa. L’unica cosa sensata e possibile in questo momento è attendere il deposito delle motivazioni della Cassazione per fare il punto della situazione e soprattutto attendere poi la conclusione delle indagini.