I numeri, ieri sera al salone degli affreschi della Società Umanitaria, hanno soddisfatto gli organizzatori di Italia Viva.
Il nuovo partito di Renzi ha fatto la sua prima uscita pubblica a Milano e la sala era piena.
Del resto i ‘Comitati di Azione Civile’, ossia lo strumento con cui Renzi ha organizzato il nuovo partito, sono nati a Milano, guidati da Ivan Scalfarotto che ieri ha fatto da padrone di casa.
Nel cartellone di presentazione della serata, i nomi degli ex Pd milanesi passati con Renzi, da Comincini a De Cesaris, da Mor a Noja. In sala, molte le facce di ex militanti del Pd, contenti del risultato numerico. Un rapporto tra ex Pd e ‘nativi renziani’ di cinquanta a cinquanta secondo i neo militanti di Italia Viva.
“Gli equilibri politici anche a Milano non sono in discussione” ha detto Scalfarotto, ripetendo quanto già assicurato da Renzi a livello nazionale. Italia Viva sosterrà la maggioranza che governa Milano, è la garanzia.
Nessun ulteriore passaggio dal Pd a Italia Viva a Milano, almeno per ora anche se la speranza di Italia Viva è che possa accadere in futuro. Fonti milanesi della formazione renziana ieri sera dicevano che potrebbero essere quattro i consiglieri comunali del Partito Democratico potenzialmente disposti in un secondo momento a cambiare partito.
“E chissà che non vengano alla Leopolda” dicevano. L’appuntamento fiorentino di quest’anno, dal 18 al 21 ottobre, sarà importante perché rappresenterà il vero lancio di Italia Viva.
Alla ‘prima’ milanese di Italia Viva si è visto il Capo di Gabinetto del sindaco Beppe Sala a Palazzo Marino, Mario Vanni. E ieri all’Umanitaria circolava l’indiscrezione -o forse il desiderio di chi questa indiscrezione faceva circolare- secondo cui anche il sindaco, Beppe Sala potrebbe fare un passaggio alla Leopolda “per un saluto istituzionale” (Anna Scavuzzo, la vicesindaca, dall’inizio della sua carriera politica molto vicina a Renzi ma rimasta nel Partito Democratico, ha smentito una sua partecipazione).