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Tratto dal podcast
Fino alle otto di gio 02/04 (terza parte)
Coronavirus | 2020-04-02

Com’è la situazione a San Donato Milanese in queste settimane di emergenza e di isolamento? Il sindaco Andrea Checchi, molto attivo su Facebook, racconta a Radio Popolare come il comune di San Donato Milanese, 32mila abitanti a sud di Milano, sta gestendo la comunicazione coi cittadini in coordinamento con gli altri sindaci della zona.
L’intervista di Serena Tarabini a Fino Alle Otto.
Come è cambiato il suo lavoro di sindaco di San Donato Milanese alle prese con questa lunga fase di emergenza?
Ricordo bene domenica 23 febbraio, è stato il giorno in cui le prime disposizioni del Governo sono state messe in atto con un gran lavoro fra la giunta e la parte tecnica del comune, e poi dopo, come hanno fatto tutte le amministrazioni, con l’attivazione della famosa COC, che è uno strumento in cui mettiamo attorno a un tavolo i tecnici del comune, protezione civile, croce rossa, medici di medicina generale, e i volontari. Noi a San Donato Milanese su 32 mila abitanti abbiamo avuto 83 casi di cui 11 deceduti, poi ci sono molte situazioni di contatti che sono in quarantena e seguiti dai servizi messi in piedi appositamente.
Fra i decessi che avete registrato ci sono persone che erano ospitate nella RSA di Mediglia dove un altissimo numero di persone sono decedute dopo aver contratto il coronavirus?
No, noi non abbiamo avuto dei decessi nell’ambito di quella RSA, ma come sindaci della zona sud-est, essendo molto preoccupati per questo focolaio, abbiamo chiesto ragguaglio sia alla direzione che all’ATS: ci è stato risposto che tutto si è svolto secondo i protocolli emessi dalla Regione. Sono in contatto con il Sindaco di Mediglia, in questo momento la situazione è contenuta e sotto controllo.
San Donato Milanese non è un comune così piccolo. Avete avuto difficoltà nella gestione delle misure restrittive e che effetto stanno avendo i continui aggiornamenti e chiarimenti da parte del Governo?
Per prima cosa devo dire che lo spirito dei sindaci, che hanno trovato un agire comune, è stato molto importante; il fatto di continuare a confrontarsi sia con i comuni limitrofi che con quelli dell’hinterland milanese, ha permesso di agire in maniera coordinata, cosi che le scelte di un comune venissero applicate anche da quello limitrofo, magari con piccole correzioni. Divieti come le chiusure dei parchi o l’attivazione di sevizi hanno trovato un agire comune e coordinato da parte dei sindaci. Questo tergiversare da parte del Governo centrale non aiuta, ad esempio uscire alle 21 con una lettera del Prefetto che poi viene smentita la mattina dopo dal Viminale crea grandissime difficoltà nella gestione, io ho dovuto fare immediatamente una comunicazione sulla pagina FB del sindaco che chiariva che per San Donato Milanese non cambiava nulla, perché rischiavamo di vanificare gli sforzi fatti prima. È necessario che le indicazioni siano univoche e chiare, ieri secondo me è stato fatto uno scivolone, poi è difficile rimettere la barra dritta. Io personalmente sono stato subissato da messaggi con domande e richieste di chiarimenti.
Come comune di San Donato Milanese avete messo in campo delle iniziative in particolare?
Si diverse, e mi fa piacere raccontarle. La prima è in tema di mutuo soccorso, un’iniziativa che ha unito alcuni comuni e che noi abbiamo diretto soprattutto verso la fase del post-emergenza, cioè abbiamo raccolto dei fondi che utilizzeremo soprattutto per aiutare le piccole e medie imprese e i negozi di vicinato a cui vogliamo dare particolare attenzione.
Per quanto riguarda i più piccoli abbiamo attivato uno sportello pedagogico a disposizione delle famiglie e in questi giorni partirà anche uno sportello psicologico rivolto al mondo degli adulti proprio per affrontare questa fase prolungata di assenza di contatti diretti. Una cosa interessante è l’iniziativa presa dalle associazioni sportive della città, che attraverso la rete informatica continuano ad far allenare ad hoc i loro ragazzi, con cui così oltretutto continuano a mantenere i contatti. Gli allenatori mi raccontano che questi appuntamenti sono molto seguiti ed apprezzati.
Foto dalla pagina Facebook del sindaco di San Donato Milanese Andrea Checchi