Tre virgola tre milioni. È questo il numero di firme che la Cgil ha raccolto sui tre referendum (cancellazione dei voucher, nuovo reintegro in caso di licenziamento illegittimo e piena responsabilità solidale negli appalti) e che questa mattina sono state depositate alla Corte di Cassazione.
“È un risultato straordinario e importante, che testimonia il consenso che le proposte della Cgil incontrano nel Paese – ha detto il segretario generale Susanna Camusso – ed è il frutto del lavoro volontario ma anche la prova che se si organizzano incontri, dibattiti, banchetti, la cittadinanza è attiva e abbiamo straordinarie possibilità di rideterminare il movimento dei lavoratori che unitariamente difende le sue condizioni e riafferma la libertà e la cittadinanza del lavoro”.
Per la leader della Cgil, dunque, da questi numeri, oltre 1,1 milioni di firme per ognuno dei tre quesiti referendari, si può cambiare l’agenda e ripartire con temi importanti come l’uso di voucher, la responsabilità solidale negli appalti e il ripristino del diritto di libertà dei lavoratori con l’articolo 18.
“Ora attendiamo con fiducia – aggiunge Camusso – che la Corte di Cassazione si pronunci sull’ammissibilità dei nostri quesiti referendari e siamo pronti per la prova del voto, convinti delle nostre e ragioni”.
Il sindacato ha fatto sapere che, intanto, proseguirà la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Carta dei diritti universali del lavoro” e che la sfida per i diritti continua senza sosta.
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