famiglie. Scritto proprio così, minuscolo e al plurale. Una grande festa al Castello Sforzesco per tutte le famiglie, senza preoccuparsi di null’altro: quante mamme, quanti papà, quanti bambini, di che colore, di che provenienza…
In Italia, durante l’International Family Equality Day il 30 aprile, non si può però solo limitarsi a festeggiare. “In Italia – dice Maria Silvia Fiengo, una delle fondatrici dell’Associazione famiglie arcobaleno – dobbiamo ancora manifestare, sfilare, fare cortei. Altrove fanno semplicemente un picnic tutti insieme.”
Già perché l’Italia ancora non ha nemmeno una legge sulle unioni civili. Il progetto arriverà alla Camera per l’approvazione il prossimo 9 maggio, svuotato e svilito dal passaggio in Senato. Nessuna possibilità, per il partner di una coppia omosessuale, di adottare i figli dell’altro. Il Pd ha promesso che poi farà una legge ad hoc, ma intanto – per questa di legge – è sceso a patti con le opposizioni e con pezzi consistenti della sua maggioranza e dello stesso partito.
Eppure le famiglie arcobaleno sono famiglie punto e basta. Come sa chiunque ne conosca qualcuna. Lo racconta con molta semplicità Ferdinando Poscio. Lui, suo marito e il loro bambino, Pietro, non hanno mai avuto problemi.
Per Maria Silvia Fiengo, per la sua compagna e per i loro quattro figli il problema è solo uno: la mancanza di una legge.
Il video di Margherita Fiengo per la sua famiglia:
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