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Incendio doloso all’Ortomercato. La Procura apre un’inchiesta

Incendio doloso all’Ortomercato

La procura di Milano ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per l’incendio scoppiato la scorsa notte all’ortomercato di Milano, che ha bruciato tre capannoni all’interno dell’area. Ad appiccare le fiamme, un uomo, di cui al momento non si consocono le generalità né le ragioni del suo gesto. Le telecamere di sicurezza non lasciano però dubbi. Si vede chiaramente un uomo che, dopo aver scaricato da un carrello elevatore alcuni bancali, li accatasta e, dopo averli cosparsi di benzina, gli dà fuoco. Da lì le fiamme sono divampate su un’area di circa 2500 metri quadrati, incendiando tre capannoni di una delle tante società che lavorano all’interno dell’ortomercato. Gli ultimi focolai sono stati spenti solo nella tarda mattinata, grazie all’intervento di 15 squadre dei vigili del fuoco, che sono stati all’opera tutta la notte, dopo essere stati allertati, poco prima della una, dell’incendio. La zona è stata messa in sicurezza, per fortuna le fiamme non si sono allargate fino alla vicina pompa di benzina, e il lavoro all’ortomercato è ripreso regolarmente dopo poche ore. I lavoratori presenti al momento dello scoppio dell’incendio non sono stati feriti, ci sono stati solo ingenti danni alle strutture colpite. I tetti dei capannoni incendiati sono parzialmente crollati, i muri perimetrali sono anneriti dal fumo. Le prime rilevazioni hanno escluso rischi per la salute pubblica dovuti al fumo che si è diffuso nelle vie circostanti. Fino a stamattina attorno all’ortomercato si sentiva un acre odore di bruciato, e la colonna di fumo che si è alzata dai capannoni è stata visibile a diverse centinaia di metri di distanza.

  • Autore articolo
    Alessandro Braga
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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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