Sacchi a pelo e aula consiliare della Zona 2 di Milano occupata per difendere il Cam, il Centro assistenza minori di via Pusiano. Hanno passato così la notte le puericultrici della struttura in zona Crescenzago; insieme a loro alcuni consiglieri di zona, tra cui il presidente della commissione sanità e servizi sociali Luigi Tranquillino.
La vertenza va avanti da tempo, e riguarda la trasformazione della Provincia di Milano in Città Metropolitana, con relative modifiche di attribuzioni, in compartecipazione con la Regione, e tagli nei trasferimenti dallo Stato. Per questo motivo dalla fine di maggio il Cam non accetta bambini e di fatto è in via di chiusura. Fino all’entrata in vigore della decisione gli ospiti erano trentasei, nel frattempo ne sono stati dimessi diciannove, e per una ventina è stata rifiutata l’accoglienza.
Contro questa scelta il Consiglio di Zona 2 ha votato una mozione a larga maggioranza, solo due astenuti e un contrario. Il documento è molto articolato e cita i pareri positivi sulla struttura da parte dell’Osservatorio metropolitano, del garante per l’Infanzia, del vicario episcopale per la Carità, la Missione e l’Azione sociale dell’Arcidiocesi, e del presidente del Tribunale dei minori.
“Anche nella relazione tecnica della Città Metropolitana che sta portando alla chiusura del Cam – spiega Tranquillino – si definisce di eccellenza la struttura, spero quindi che il sindaco Giuliano Pisapia se ne possa occupare personalmente. Il centro di via Pusiano ospita i bambini più fragili, figli di persone con indigenze profonde, con problemi di delinquenza, di disagio psichiatrico, perché chiudere l’unico centro pubblico con questi risultati?”