Genc Kondi è il direttore della testata albanese Shqiptarja.com. Lo abbiamo chiamato per sapere cosa sta succedendo nel suo Paese in vista della possibile apertura di una rotta migratoria. Al confine tra Grecia e Macedonia restano bloccate migliaia di persone. Il loro cammino potrebbe continuare in direzione di Tirana, per poi proseguire via mare verso l’Italia.
“Ci sono stati degli avvicinamenti alla nostra frontiera”, dice Kondi. “Parlo di movimenti organizzati dalle forze di Atene. In un accampamento vicinissimo all’Albania ci sono 100-150 rifugiati. Le autorità di Tirana hanno già preparato due piccoli campi, che in tutto possono ospitarne al massimo 1.500. Ai nostri giornalisti che sono andati oltreconfine, i siriani non hanno detto di volerlo attraversare. I greci potrebbero spingerli a farlo anche per alleviare la situazione del loro Paese”.
Genc Kondi sui primi campi in Albania
Da capire cosa farà il governo albanese se dovesse iniziare ad arrivare una grossa quantità di migranti. “Dicono che non possono lasciar passare chi non ha i documenti in regola. Ci vuole un visto, e loro non ce l’hanno. Se ci sarà un grande flusso, ospiteremo questa gente come succede in Grecia e nel vostro Paese. Per il momento la polizia albanese fa pressione sul confine, per far capire ai profughi che non devono oltrepassarlo. Al lavoro c’è anche una trentina di agenti italiani. In questi giorni a Tirana c’è stato un via vai di vostri ufficiali e anche di civili. Qua ci sono sempre i trafficanti pronti a tornare al tempo dei gommoni”.