Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha parlato a una folla di londinesi riunitisi sulla riva del Tamigi, poco distante dal luogo dell’attentato di sabato sera, per commemorare le vittime. Ai suoi lati, Amber Rudd – ministro dell’Interno – e Diane Abbott, la sua rivale nel partito laburista, un segno di tregua in quella che è stata una campagna elettorale feroce per le due candidate al ministero dell’Interno.
“Londra non si piega di fronte a questi vili attacchi contro la nostra città, la nostra gente, i nostri valori e il nostro stile di vita.” Rivolgendosi agli “estremisti malati e malvagi”, il sindaco ha affermato: “Vi sconfiggeremo, non vincerete”.
Sadiq Khan, londinese di nascita e di origini pachistane, è stato un parlamentare per il partito Laburista prima di essere eletto sindaco di Londra nel Maggio 2016. “Da musulmano e patriota inglese, dico: voi non commettete questi atti atroci nel mio nome. La vostra ideologia perversa non ha nulla a che fare con i veri valori dell’islam”.
Nella folla si nota una forte presenza musulmana. Shaikh Latifur Rahman, leader della comunità islamica Ahmadiyya, afferma che quello di sabato non è stato un attacco religioso: “Queste persone non sono religiose, sono semplicemente dei frustrati, e non hanno nessuno che li guidi. Tutti i gruppi religiosi devono continuare a ricordare ai propri fedeli che cos’è la religione e la fede. Specialmente nelle moschee, dovremmo essere trasparenti in quello che predichiamo. Dovremmo essere monitorati, e così tutte le altre congregazioni religiose. Siamo i primi a dirlo, perché non abbiamo assolutamente nulla da nascondere.”
Dopo un minuto di silenzio, la folla ha potuto rendere omaggio alle vittime depositando mazzi di fiori e scrivendo frasi su un lungo foglio di carta dispiegato sul lungofiume.
Niamh Dilworth vive a Londra da dieci anni e afferma che l’attentato di sabato scorso non dovrebbe influire sul voto di giovedì: “Non politicizziamo l’atto commesso da tre criminali. Se vado alle urne e penso che Theresa May non stia spendendo abbastanza in sicurezza, voterò qualcun altro con un programma migliore”, dice riferendosi alle critiche ricevute dal primo ministro per aver decimato le forze di polizia durante i suoi due mandati come ministro dell’Interno.
Tuttavia, dice di sentirsi sicura. “Londra è una citta estremamente sicura”, dice piangendo. “Ed è una città che ha sempre accolto tutti, abbiamo persone di tutti i Paesi, culture, religioni. E questo si è visto nell’identità delle vittme, che venivano da molte nazioni. Non mi sento insicura, ma triste”.
Kevin O’ Dwyer ha un’opinione diversa: “Sento una tendenza a sentirsi più all’erta in posti affollati. Ero a un concerto sabato sera prima dell’attacco, in uno stadio con circa 20mila persone. La polizia era molta, e questo è un bene, ma semplicemente per il fatto di trovarmi in una folla, penso che un attacco possa succedere. Mentre prima davo per scontata la mia sicurezza, ora penso due volte prima di recarmi in un posto affollato, specialmente se ho mia figlia con me. E qualcosa che agisce sul tuo subconscio”.
La folla si è sciolta sotto la pioggia. A due giorni dalle elezioni, un nuovo sondaggio riportato oggi sul Telegraph, un giornale che supporta il governo attuale, dà i conservatori in testa per un solo punto percentuale rispetto ai Laburisti, che si trovavano 24 punti indietro quando Theresa May ha indetto le elezioni anticipate, lo scorso 18 aprile.
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Presto Presto - Interviste e Analisi di lunedì 20/01/2025
La prima fase della tregua a Gaza, le ragazze ostaggio liberate e nuove aggressioni in Cisgiordania raccontate da Anna Momigliano corrispondente di Haartez. Oggi la Corte costituzionale decide sull’ammissibilità del referendum sull'autonomia ma anche di quelli "sociali" della Cgil. Massimo Villone, professore emerito di Diritto Costituzionale all’Università Federico II di Napoli, ci spiega cosa succede in entrambi i casi della decisione della corte. Mentre Alessandro Braga ci racconta cosa si gioca la Lega e le faide interne al partito e alla maggioranza. Michail Maslennikov economista di Oxfam ci presenta il report sulla ricchezza globale, mai così grande (2.000 miliardi di dollari nel 2024, tre volte più velocemente dell’anno precedente), ingiusta e immeritata, mentre 3,5 miliardi di persone vivono con meno di 6,85 dollari al giorno.
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- Da tregua a pace la strada è lunga. Parliamo dell'accordo in Medio Oriente con la storica Arianna Arisi Rota che ha appena pubblicato per il Mulino il libro intitolato "Pace".
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Rights now – Il settimanale della Fondazione Diritti Umani - 20-01-2025
A ritmo di Reggae
Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese.
Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.
In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate.
Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti.
Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori.
Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo e Fabio Barbieri, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.
“La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…”
Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere.
Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.
La sacca del diavolo - 19-01-2025
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