C’era un ragazzo che come me cantava Gianni Morandi a metà degli anni ‘60. E c’è un ragazzo che a metà degli anni 2020 non canta ma salta. Si chiama Mattia Furlani, ha 19 anni compiuti a febbraio e ieri sera ha pensato bene di vincere la medaglia di bronzo nel salto in lungo maschile alle Olimpiadi di Parigi.
Alla disciplina non ci è arrivato da molto. Meno di tre anni. E questo fa capire che c’è del talento naturale. Prima aveva provato nel basket, ma era un po’ troppo gracile, e poi nel salto in alto in cui comunque ha ottenuto discreti risultati.
Ieri sera si è piegato per pochi centimetri, 14, all’attuale dominatore della disciplina, il greco Tentoglu oro e per ancora meno, 2 centimetri, al giamaicano Pinnock argento. Ma il futuro è suo. Lo sa lui, lo sanno i tecnici e lo sanno soprattutto i suoi avversari.
Sempre in atletica la statunitense Thomas ha vinto i 200 piani femminili davanti all’atleta di Saint Lucia Julien Alfred che così fra 100 e 200 conquista un oro e un argento. L’Italia della Pallavolo femminile si sbarazza 3-0 della Serbia campione del mondo e si qualifica alle semifinali.
L’atleta algerina Imane Khelif nel torneo olimpico di pugilato femminile è in finale per l’oro nella categoria 66 kg. Ha battuto ieri sera in semifinale la thailandese Suwannapheng.
Chiusura con il medagliere che vede tornare in testa gli Stati Uniti con 24 ori davanti alla Cina 22 e all’Australia 14. Italia sempre 8a con 9 ori e 26 medaglie in tutto.
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