Gli iraniani non fanno torto a nessuno: comprano 114 aerei dal consorzio europeo Airbus, e forse un centinaio anche dalla Boeing, americana. Tutti per l’aviazione civile, che ha bisogno di essere rinnovata tant’è che in Europa possono volare solo 12 aerei della Iran Air, la compagnia di bandiera della Repubblica islamica. A conti fatti, servono 400 aerei a lungo raggio e cento jet, da usare nella regione.
L’accordo con Airbus sarà firmato mercoledì, a Parigi. La Francia: seconda tappa del tour europeo del presidente iraniano Rohani che domani alle 12 incontra il presidente Mattarella al Quirinale, domani sera cenerà con il presidente del Consiglio Renzi al Campidoglio e martedì mattina vedrà il Papa. Diplomazia e business, a braccetto: martedì mattina il ministro degli Esteri Gentiloni riceverà il suo omologo Zarìf e subito dopo imprenditori italiani e iraniani si incontreranno al business forum organizzato da Confindustria.
Italia in pole position? Non proprio, perché a fare affari per primi, in Europa, con Teheran, è stata la società petrolifera greca che venerdì ha firmato un accordo. Accordo che permetterà agli iraniani di ottenere quei 600 milioni di dollari che la Grecia non aveva potuto pagare a causa dell’embargo bancario.