Approfondimenti

Il popolo del voucher, la nuova frontiera del precariato

“Due ore con il voucher, il resto me lo davano in una busta, in contanti, a nero, erano 45 euro “ . Marco, 47 anni, fa il carpentiere in un cantiere nel vicentino. E’ una delle storie che abbiamo raccolto nel nostro viaggio in questa nuova frontiera del precariato. “Da quando è arrivata la crisi – dice Marco – molti nel mio giro usano questo sistema”. E’ un vero e proprio boom quello dei voucher, buoni lavoro per prestazioni occasionali.

Sono i numeri forniti dall’Inps che inquadrano la vastità del fenomeno: 71 milioni di voucher nei primi 8 mesi del 2015 , un clamoroso balzo in avanti del 74 % , rispetto l’anno scorso. Un voucher ha un valore di 10, 20 o 50 euro. Per ogni 10 euro una parte va al lavoratore ( 7,5 euro), mentre il resto è diviso tra contributi previdenziali Inps Gestione separata e quelli assicurativi Inail.

Secondo uno studio della CNA ( Confederazione Nazionale Artigianato ) in sei anni , dal 2008 al 2014 , il numero dei voucher è aumentato di ben 129 volte. Nel solo turismo si è passati da 193 mila voucher del 2009 a 11 milioni nel 2015 . Un balzo impressionante che pone una domanda: quante migliaia di lavoratori , attraverso ai voucher, sono scomparsi da una occupazione regolare, con l’impossibilità di farsi riconoscere la stagionalità, ed entrare nel regime delle tutele? E quante imprese oneste che usano con correttezza i voucher sono state danneggiate?

Marta, 31 anni, lavora occasionalmente in un albergo di Rimini, vicino al più noto Grand Hotel. “Nell’ultima stagione estiva – racconta – con me e un altra mia collega hanno usato in parte i voucher, ma metà della giornata me la pagavano in nero“.

I voucher erano stati introdotti nel 2008 con un giusto obiettivo: regolarizzare piccole mansioni da sempre pagate in nero come le ripetizioni dell’ insegnante, i lavori nei campi, negli alberghi, prestazioni da baby -sitter, il lavoro domestico. Inizialmente ha funzionato, poi i voucher sono stati di fatto liberalizzati.

Dal 2012, con la legge Fornero ( poi ampliata con il Jobs Act ), i voucher sono stati estesi a quasi tutti i settori produttivi, diventando in molti casi – denunciano i sindacati – uno strumento per non pagare i contributi, mascherare lavoro nero.

Il trucco appare semplice: si retribuisce un’ora di lavoro con il voucher e poi si continua la giornata con il nero. Una manna per gli imprenditori disonesti , un danno per le aziende che rispettano le regole e che subiscono questo dumping, in un contesto in cui gli anni della recessione hanno incentivato l’uso dei voucher per nascondere lavoro irregolare. Un allarme lanciato anche dal Presidente dell’Inps Tito Boeri che ha promesso maggiori controlli: dal giugno 2015 sono in vigore le nuove norme che impongono al datore di lavoro la comunicazione finalizzata alla tracciabilità del voucher. Un passo in avanti , ma data la dimensione del fenomeno questo rischia di non bastare. L’Inps ha anche annunciato che aumenteranno i i controlli preventivi (a partire dall’ agricoltura) affinché i voucher non superino il tetto dei settemila euro complessivi e dei duemila euro da ogni singola azienda.

Una inchiesta sulla Riviera romagnola della Filcams (sindacato del commercio della Cgil) ha evidenziato il maggior ricorso all’utilizzo di voucher come “ fosse ormai implicito per le imprese che, di fronte a una difficile situazione economica generale, si debba rispondere con forme di lavoro sempre più flessibili, ai margini della legalità e ritagliate sulle loro necessità costringendo i lavoratori ad accettare sempre più onerosi compromessi “.

Un controllo eseguito a campione dall’Inps nel 2014 in alcune decine di hotel sulle spiagge di Jesolo ha portato a diverse multe perché sarebbero stati usati i voucher per pagare nella bassa stagione gli stessi dipendenti che nei mesi estivi avevano invece un regolare contratto stagionale. Un situazione dunque complessa che ci presenta una nuova frontiera del precariato che , secondo i sindacati , non riguarda solo i giovani , ma anche I cinquantenni . I voucher coinvolgono circa 1 milione di persone , su cui il Presidente dell’Inps Boeri fa questa allarmante valutazione : “circa il 40% delle persone che ricevono il voucher ha questo come unica fonte di reddito. E’ un fenomeno preoccupante perchè il voucher non dà le stesse garanzie di altre forme contrattuali e dovrebbe essere un secondo o un terzo lavoro, mentre spesso tende a diventare l’unico”.

  • Autore articolo
    Piero Bosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 18/01 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-01-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 18/01 07:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-01-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 17/01/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 17-01-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 17/01/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 17-01-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 18/01/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 18-01-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 17/01/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 17-01-2025

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 17/01/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 17-01-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 17/01/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 17-01-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 17/01/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 17-01-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 17/01/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 17-01-2025

  • PlayStop

    Tregua a Gaza: ONG chiedono accesso alla striscia per i giornalisti

    Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato l’accordo per un cessate il fuoco nella striscia di Gaza. Se non ci saranno sorprese, la tregua dovrebbe entrare in vigore a partire da domenica a mezzogiorno. In questo contesto, sono sempre più le ONG che chiedono che il governo israeliano permetta a giornalisti e osservatori internazionali di entrare nella striscia, dopo quindici mesi in cui non è mai stato possibile. Tra queste c’è il Cospe. Abbiamo parlato con Anna Meli, la presidente.

    Clip - 17-01-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 17/01/2025

    1) Il gabinetto di sicurezza israeliano approva l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Fino a domenica, però, le bombe continueranno a cadere. Più di 100 persone sono state uccise nella striscia dall’annuncio dell’accordo. (Anna Momigliano - Haaretz, Francesco Sacchi - Emergency, Anna Meli - Cospe) 2) Fentanyl, Taiwan e Tik Tok. Donald Trump e Xi Jinping parlano al telefono per la prima volta dal 2021. “Risolveremo tutti i problemi insieme” dice Trump, mentre la corte suprema statunitense conferma il bando di TikTok. (Gabriele Battaglia) 3) La Geopolitica dell’AI. Washington cerca di mantenere il suo vantaggio nella battagli per l’intelligenza artificiale. (Marco Schiaffino) 4) La legge di depenalizzazione dell’aborto in Francia compie 50 anni. Il discorso di Simon Veil, pronunciato davanti ad un’Assemblea tutta maschile, fece la storia. 5) Mondialità. La sconfitta della diplomazia e la geopolitica nel frullatore. (Alfredo Somoza)

    Esteri - 17-01-2025

  • PlayStop

    Bar e ristoranti sotto sfratto in stazione Centrale, 68 licenziamenti

    Sessantotto lavoratori e lavoratrici della ristorazione licenziati. Grandi Stazioni Retail ha deciso di non rinnovare il contratto d’affitto con Sarf, la società che da anni gestisce alcuni esercizi commerciali negli spazi della stazione Centrale di Milano. Da qui l’annuncio dei licenziamenti. I sindacati hanno indetto la prima di una serie di giornate di sciopero e oggi hanno fatto un presidio in piazza Duca d’Aosta, vicino all’ingresso della stazione. Abbiamo intervistato Valeria Cardamuro, segretaria della Uiltucs Lombardia.

    Clip - 17-01-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 17/01/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 17-01-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 17/01/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 17-01-2025

Adesso in diretta