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La storia di Humza Yousaf, da pochi giorni nuovo leader del Partito Nazionale Scozzese, e da oggi nuovo primo ministro scozzese, racconta molto di quello che sta succedendo in quella regione. Humza Yousaf è il più giovane primo ministro a Edimburgo, 37 anni, ma è soprattutto il primo capo di un governo autonomo nel Regno Unito – Scozia, Galles e Irlanda del Nord – di religione musulmana e membro di una minoranza etnica.
Suo padre arrivò a Glasgow, in Scozia, dal Pakistan negli anni ’60. Sua madre era invece nata in Kenya da una famiglia di origine asiatica.
Nonostante la giovane età la sua carriera politica è cominciata molto presto.
Venne eletto per la prima volta nel parlamento di Edimburgo già dodici anni fa. Da allora è stato più volte ministro. Sono almeno due le questioni importanti di questa storia.
L’approccio alla questione dell’indipendenza e la dimensione culturale di questa vicenda. Nel suo primo discorso da leader del Partito Nazionale Scozzese – che da anni lavora per la secessione da Londra – Yousaf ha subito chiarito la sua strategia: lavorare dal basso, andare porta a porta, far aumentare in maniera importante l’appoggio per l’indipendenza.
“Abbiamo bisogno dell’indipendenza, come mai prima. Saremo la generazione dell’indipendenza della Scozia”. La strategia si allontana da quella dei suoi predecessori, Alex Salmond e Nicola Sturgeon. Che avevano sempre cercato una forzatura. Salmond organizzò il referendum del 2014 con il via libera del governo britannico, ma si fermò al 45%, un risultato comunque insperato solo pochi anni prima.
La Sturgeon, invece, ha cercato di arrivare a un secondo referendum subito dopo la Brexit – la Scozia votò con un’ampia maggioranza contro l’uscita dall’Unione Europea – ma senza riuscirci. Ora è arrivato il momento di Humza Yousaf, che ha detto di voler costruire una maggioranza molto più solida, governando bene, con un’agenda progressista, e cercando di migliorare la condizione economica dei suoi concittadini. I suo banchi di prova saranno la lotta alla povertà, il sistema sanitario, l’ambiente, il clima.Yousaf ha parlato di agenda progressista.
Il Partito Nazionale Scozzese è un partito marcatamente progressista – si contende il bacino elettorale con i laburisti. Una formazione politica nazionalista nel nord Europea che punta su politiche progressiste e che ha un leader musulmano. Può sembrare strano ma non lo è.
Il partito nazionale scozzese è una raro esempio – non è l’unico – di nazionalismo civico. Che non si basa sull’identità nazionale. Gli scozzesi parlano la stessa lingua degli inglese e nelle loro campagne per l’indipendenza – piuttosto recenti – il Partito Nazionale Scozzese non ha mai puntato su un’identità diversa da quella degli inglesi.
Chi vuole l’indipendenza ha in mente altri valori rispetto a quelli su cui punta il governo britannico. Per esempio una società più giusta ed equa. Questa è la differenza. Non c’è da difendere un’identità minacciata dal centro dello stato. In questo contesto, dove l’identità nazionale non ha alcuno spazio, diventa normale che Humza Yousaf diventi il primo leader musulmano a guidare un partito importante nel Regno Unito e anche oltre.
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