Il Movimento 5 Stelle si trova ad affrontare un momento di grande difficoltà: gli scossoni di Roma investono anche la leadership nazionale del Movimento ed è dovuto scendere in campo Beppe Grillo per tentare di ricompattare i ranghi. Virignia Raggi, dunque, per ora va avanti e incassa il sostegno del co-fondatore ma la vicenda del Campidoglio rischia di compromettere l’ascesa del Movimento a livello nazionale. Lo stesso Luigi Di Maio, da tempo indicato come futuro leader in chiave nazionale, esce indebolito dalla vicneda della famigerata mail “non capita”. Inesperienza? Impreparazione? O, come sotiene Grillo, un polverone alzato dai solito “poteri forti” contro chi tenta di mettere le mani dove non dovrebbe?
Noi ne abbiamo parlato con una persona che il Movimento lo conosce bene, dall’interno, essendo stato cosnigliere di Gian Roberto Casaleggio. Si tratta dello storico Aldo Giannuli. Che è convinto che i 5 Stelle, per aspirare ad essere forza di governo, debbano darsi regole e strutture in grando di formare una vera classe dirigente. Ecco l’intervista:
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Il momento di difficoltà a Roma sta provocando un calo di consensi al Movimento 5 Stelle. Forse è presto per dirlo. Ma alcune rilevazioni e indagini sull’elettorato sono state fatte proprio in questi giorni. Ne abbiamo chiesto conto al politologo dell’Università di Milano Paolo Natale. Che afferma: “Più che il calo di consensi attuale, il rischio è che si diffonda nell’elettorato una sensazione di sfiducia verso i 5 Stelle, di scetticismo verso la loro effettiva capacità di governare”. Ecco l’intervento di Paolo Natale
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