Il governo sapeva della presenza di un sottomarino nucleare della marina militare degli Stati Uniti al porto di Napoli, e la sua presenza era autorizzata da Palazzo Chigi.
Lo si deduce dalle parole del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, intervistato da Radio Popolare.
Il sottomarino è lo Uss John Warner, impegnato nei bombardamenti in Siria la scorsa settimana.
Nei giorni precedenti, con il sottomarino nel porto, il sindaco aveva scritto una lettera al comandante della Capitaneria di Porto, il contrammiraglio Arturo Faraone, per esprimergli la contrarietà dell’amministrazione comunale.
“Noi nel 2015 abbiamo dichiarato il porto di Napoli ‘denuclearizzato’, nel senso che non sono gradite navi a propulsione nucleare o che portino armi atomiche” spiega De Magistris a Radio Popolare.
Nella risposta della Capitaneria, ci dice De Magistris, si parla di autorizzazione del Governo.
L’intervista a Luigi De Magistris è di Bianca Senatore:
“Questo è il primo caso in Italia -dice il sindaco- e siccome nei giorni scorsi ho appreso del transito di un sottomarino nucleare nel porto di Napoli ho scritto, questo prima del bombardamento di Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti in Siria, al comandante della Capitaneria di Porto manifestando il disappunto, ricordando la delibera ed esprimendo il non gradimento per due ragioni: la prima perché Napoli, come abbiamo voluto scrivere nello statuto, è città di pace, contro le armi nucleari e per un Mediterraneo di pace, e la seconda perché in un porto come quello di Napoli avere in sosta, in transito o anche solo in rada delle navi nucleari può sempre portare il rischio di un incidente“. Una contrarietà dovuta anche, quindi, “per ragioni di tutela preventiva della salute e di protezione civile”.
Cosa le hanno risposto?
“La lettera l’ho mandata la settimana scorsa, la risposta è arrivata oggi (16 aprile-ndr) e sembrerebbe ci fosse un’autorizzazione del Governo. Il sindaco può manifestare una posizione istituzionale e politica ma evidentemente sono state applicate altre normative per le quali noi esprimiamo disappunto. Ho apprezzato però che lo stesso comandante della Capitaneria di Porto ha riconosciuto come condivisibili le preoccupazioni che noi abbiamo manifestato come città di Napoli. Io mi auguro che per il futuro il porto di Napoli non sia mai più utilizzato nemmeno solo per il transito di navi a propulsione nucleare o con armi atomiche”