Ancora un anno perché si entri davvero nel merito della scelta del candidato sindaco di Milano del centrosinistra per le elezioni del 2027, ma i posizionamenti e le schermaglie hanno avuto una polemica estiva nel fine settimana.
Il capogruppo del Pd al consiglio regionale Pierfrancesco Majorino e il sindaco Giuseppe Sala cercano un ruolo da registi. Sullo sfondo la mancata approvazione in parlamento da parte del centrodestra del cosiddetto decreto Salva Milano per le inchieste giudiziarie sull’urbanistica, che alimenta nervosismo, ma anche voglia di accreditarsi come forze di governo responsabili.
Majorino ha rimarcato su Repubblica il ruolo di cardine che il partito democratico dovrebbe avere e le primarie come sistema per scegliere il candidato. Gli ha risposto pungente Sala via Ansa ribadendo che deve essere costruita prima un’alleanza e che le primarie sono quelle di partito.
E’ chiaro che le polemiche tra Pd e sindaco sono antecedenti, e hanno avuto uno scontro pubblico sulla scelta del nuovo assessore alla casa, fuori il dem Pierfrancesco Maran neo eurodeputato e dentro l’avvocato Guido Bardelli vicino alla Compagnia delle Opere.
Proprio creare politiche per dare case a prezzi calmierati rispetto all’attuale livello di mercato è una delle necessità secondo Majorino, ma anche di Sala che così ha giustificato la scelta del neo assessore, molto attivo professionalmente sul tema del costruire.
C’è da rimarcare come la scelta della destra di non approvare in parlamento il Salva Milano ha fatto prendere un’inedita dura presa di posizione di Ance Assimpredil: “ci auguriamo che si trovi in tempi rapidi la soluzione per superare lo stallo che sta bloccando tutta la filiera dell’edilizia”.
Per la destra che vorrebbe riconquistare Milano la mancata affidabilità dopo le promesse fatte ai costruttori edili segnano uno scollamento con un pezzo della città produttiva. Nel centrosinistra c’è la corsa tra Pd e il sindaco Sala su chi è il più affidabile, che potrebbe aprire però un problema con la sinistra dell’alleanza e anche con il Movimento 5 Stelle, che ora non ha rappresentanti in consiglio comunale.
Il 2027 è ancora lontano, e anche i movimenti distensivi a livello nazionale su un centrosinistra largo sono ripresi.
Il Futuro del Centrosinistra a Milano
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Autore articolo
Fabio Fimiani