“Se questa sera andrà in onda l’intervista al figlio di Totò Riina, avremo la conferma che Porta a porta si presta a essere il salotto del negazionismo della mafia.” Appare piuttosto sconcertata la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosi Bindi dall’intervista che Bruno Vespa si appresta a mandare in onda. Sì, perché, il conduttore che sembra avere carta bianca in Rai sulla sua trasmissione, non ha il minimo dubbio. “Certo che andrà in onda, perché non dovrebbe?”. Del resto, sembra che i tentativi fatti dalla presidente della Rai Monica Maggioni di convincere Vespa a rinunciare siano andati a vuoto.
Dure le reazioni di molti politici ed esponenti impegnati nella lotta alla mafia, anche perché c’è il precedente dell’intervista di Vespa ai due famigliari del capo del clan Casamonica, il giorno dopo il funerale con tanto di carrozza trainata da cavalli neri e rose lanciate dagli elicotteri.
“Il punto non è l’intervista al figlio di Totò Riina”, dice Claudio Fava, parlamentare e figlio di Giuseppe Fava, assassinato dalla mafia. “Il punto è chi lo intervista, come lo intervista e cosa gli chiede”.
Ascolta qui l’intervista di Anna Bredice a Claudio Fava