Riuscirà Giuseppe Sala a mantenere il distacco di superiorità che ha tenuto fino a oggi nella sua strategia comunicativa? O sarà costretto, trascinato dagli altri candidati, ad assumere il registro aggressivo e polemico che fino a oggi ha cercato di evitare pensando soprattutto al dopo primarie, quando dovrà chiedere, se vincerà, il voto di tutti?
Francesca Balzani e Pierfrancesco Majorino riusciranno a evitare l’effetto dello scontro fratricida, visto che entrambi si rivolgono alla medesima area politica in una contesa nata più a causa di un mancato accordo nell’area di sinistra che ha governato Milano in questi cinque anni attorno al sindaco Pisapia che per reali differenze nel programma?
Sono solo due degli argomenti del confronto a quattro di questa sera al Teatro Dal Verme. A quattro perché ci sarà anche Antonio Iannetta, il quale fino a oggi ha giocato il ruolo dell’outsider.
Sul piano politico, lo sappiamo, queste sono primarie del centrosinistra dove però i candidati sono tutti di area Pd. I vertici milanesi del partito si sono schierati in gran parte con Sala, l’uomo di Renzi. Ma questa sera forse capiremo un po’ di più anche quanto le scelte dei dirigenti democratici rispecchino le simpatie degli elettori potenziali che assisteranno al confronto.
Sala punterà molto sulle periferie, con la sua idea di housing sociale, per cercare di mettere in difficoltà i due assessori uscenti, dato che la critica più dura mossa alla giunta Pisapia in questi anni è relativa alla condizione delle periferie. Loro potranno rispondere con la scelta di uscire da Aler e con gli investimenti fatti e quelli che verranno.
Anche la distanza tra i sostenitori dei tre candidati principali è cresciuta in queste settimane. A colpi di polemiche dure tra le aree di Balzani e Majorino, mentre chi sta con Sala ha dovuto lottare per evitare di sentirsi spinto ai margini del perimetro tradizionale della sinistra. Del resto è lo stesso Sala ad affermare che lui punta sull’allargamento della platea degli elettori per vincere le primarie.
Questa sera, a parte le sorprese che non mancano mai in queste occasioni, Sala parlerà di rapporti tra pubblico e privato e di strategie di sviluppo, Majorino affilerà il suo profilo di sinistra, Balzani punterà sulla continuità con Giuliano Pisapia. Tre proposte solide che già dicono una cosa: il futuro sarà diverso, chiunque vinca. Il modello Milano, quello che teneva tutti insieme in un centrosinistra largo e coeso che si apriva alla società, è destinato a essere superato da qualche cosa di diverso. Forse stasera capiremo meglio da che cosa.
Radio Popolare trasmetterà in diretta il dibattito, dalle 18.30 alle 21.
nella foto: Ivan, poeta di strada. Giambellino.