Secondo fonti di Lega e Movimento 5 Stelle, il programma comune, il cosiddetto ‘contratto’ potrebbe essere pronto per l’approvazione finale di Salvini e Di Maio già oggi.
Entrambi affermano pubblicamente di avere voglia di fare questo governo. E tra tutte le dichiarazioni la più significativa è quella di Luigi Di Maio: il ‘capo politico’ del M5S ha affermato di essere pronto a rinunciare a diventare presidente del Consiglio se lo farà anche Salvini. Fino a oggi l’insistenza di Di Maio per andare a Palazzo Chigi era stato uno degli ostacoli più grandi alla formazione del governo Lega-5Stelle.
A Salvini e Di Maio spetterà il compito di dirimere i punti più politici, da quelli che riguardano l’Europa e le partite economiche al cosiddetto ‘comitato di conciliazione’, il gruppo di controllo delle attività di Palazzo Chigi di cui dovrebbero fare parte il presidente del Consiglio, i segretari di Lega e 5 Stelle e altri responsabili politici dei due partiti.
Ieri sera è circolata una bozza di programma che ora soprattutto in casa 5 Stelle si insiste a sminuire. “Quella uscita – ha detto Di Maio – è una delle prime bozze, quindi in alcune parti presenta solo il programma di una delle due forze politiche, mi dicono che si è arrivata a una buona conclusione ma devo leggerla“.
In realtà si tratta di una bozza di programma aggiornata a lunedì mattina. E i suoi contenuti sono tali che potrebbero essere bocciati, almeno in parte, dal Capo dello Stato. Al di là del tentativo di imbrigliare il lavoro del presidente del Consiglio in un comitato politico, sono i dossier europei che preoccupano il Quirinale. Dalla richiesta di un condono da 250 miliardi di Euro da avanzare alla Banca Centrale Europea che ha in pancia grandi quantità di titoli di Stato italiani, al meccanismo per portare a una eventuale uscita dall’Euro, alla revisione dei trattati.
“Sull’Europa non possiamo tornare indietro” – dichiarano i leghisti oggi. Chi conosce il Quirinale però una un aggettivo per definire quel documento: irricevibile.
(aggiornamento: il Quirinale fa sapere di avere rimandato indietro la bozza di programma senza nemmeno aprirla