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Il chiarissimo No di Mattarella a Berlusconi e a Meloni

Mattarella

Il chiarissimo No di Mattarella a Berlusconi e a Meloni. Il chiarissimo rimprovero ai no vax e a chi li corteggia politicamente. Il chiarissimo “sveglia!” alla classe politica che deve scegliere il suo successore.
In piedi, in posa informale, a dire “allora io vado”. Ma con nessuna intenzione di togliersi di mezzo silenziosamente. Sergio Mattarella nel suo ultimo discorso alla Nazione ha spiegato chiarissimamente che non chiunque può arrivare a prenderne il posto.

Ha spiegato chiarissimamente che il Presidente eletto deve essere il Presidente di tutti, deve dimenticare le appartenenze, deve farsi carico del bene comune, e fin qui saremmo nel lapalissiano, in condizioni normali. E poi deve garantire la continuità istituzionale: “Salvaguardare ruolo e poteri e prerogative del predecessore, e trasmetterle integre al successore”. Anche questo sarebbe perfino banale ma oggi non lo è, considerato chi e come potrebbe essere eletto, e considerando chi e come potrebbe approfittare della generale debolezza della classe politica che deve scegliere il successore.

Questa mattina si nota un silenzio: Berlusconi non ha commentato il discorso di Mattarella. Ma lo stop è chiaro anche alle ambizioni di Giorgia Meloni. “Voglio un patriota al Quirinale” aveva detto lei.
Mattarella ha parlato del patriottismo: il patriota oggi è chi preserva l’unità istituzionale e morale del Paese in questo momento drammatico. Ecco cos’è il “patriottismo concretamente espresso” per usare le sue parole. Concetto che si può sintetizzare anche così: gli italiani hanno sofferto, hanno fatto sacrifici enormi, questo è un periodo difficilissimo, ci stiamo rimettendo in piedi, non lasciamo questa strada, non imbarchiamoci in avventure che ci portino lontani dall’Europa, quantomeno quella che guarda a ovest, visto che c’è chi preferisce guardare a Est coi suoi regimi autoritari.

Quel ripetuto riferimento all’unità e alla responsabilità era un chiaro messaggio a chi la deve smettere con giochi e giochini, e scegliere quindi un successore all’altezza.
Unità e responsabilità che invece hanno dimostrato gli italiani nella lotta alla pandemia e anche qui, un chiarissimo rimprovero a chi non si vuole vaccinare e a chi i no vax li corteggia politicamente:
“Ricordo l’anno scorso le bare nei mezzi militari” ha detto “cosa avremmo fatto per il vaccino. La ricerca e la scienza ci hanno consegnato questa opportunità molto prima del previsto, sprecarla sarebbe un’offesa a chi non l’ha avuta o non riesce ad averla”.

Certo, Mattarella ha parlato in piedi, il linguaggio del corpo diceva che era un congedo. Non ci sono dubbi. Ma se alla terza votazione non ci fosse una soluzione per un patriota o una patriota come l’ha intesa Mattarella, e si prospettassero altre alternative, che si fa?

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
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