Approfondimenti

Il cartone di Guernica esposto al Senato

La storia di Guernica, il dipinto di Pablo Picasso, è nota e racconta gli orrori e la violenza della guerra.

Affascinante, e meno conosciuta, è la storia del “cartone” di Guernica esposto al Senato e visibile al pubblico fino all’8 gennaio del 2018. Picasso lo disegna su carta da pacchi nel 1955, ben 18 anni dopo il primo Guernica, quando Nelson Rockfeller, governatore di New York, gli chiede di rifare l’opera.

Picasso la ridisegna in sei strisce di cartone, larghe come un telaio, per essere da modello e guida per la tessitura dell’arazzo che alla morte di Rockfeller verrà esposto alle Nazioni Unite dove si trova ancora oggi, simbolo degli orrori della guerra e icona per un futuro di pace.

A raccontare la storia di questa opera è la curatrice della mostra Serena Baccaglini, che per anni ha cercato i “cartoni” sui quali Picasso riproduceva le sue più importanti opere per essere tessute come arazzi.

Nella residenza di famiglia dei tessitori Serena Baccaglini trova il disegno di Guernica e decide di chiedere al Senato di esporlo, anche se il suo proposito non si ferma qui, vorrebbe portarlo, come era accaduto ottanta anni prima al dipinto ad olio, nei luoghi simbolo delle guerre, in modo che quella carta da pacchi sulla quale Picasso ridisegnò il suo capolavoro continui a testimoniare la crudeltà dei conflitti e del dolore. Non esclude che possa fare tappa anche a Lampedusa.

La curatrice della mostra descrive anche la storia delle due opere, legate strettamente una all’altra: il dipinto ad olio Guernica, il più famoso per la sua carica emotiva dovuta anche alla sua grandezza, esposto al museo Reina Sofia di Madrid, nasce nel 1937: Picasso lo dipinge per l’Expo di Parigi, in soli 33 giorni, sconvolto dal bombardamento della cittadina basca di Guernica da parte dei tedeschi.

Il quadro fa il giro del mondo, poi nel 1940, racconta Serena Baccaglini, il pittore lo riporta nel suo studio a Parigi, dove un giorno entra il comandante nazista che chiede a Picasso :“Voi avete fatto quest’opera?” e l’artista risponde “No, l’avete fatta voi”.

Il dipinto viene portato negli Stati Uniti per essere salvato dall’occupazione nazista e lì rimane per molti anni esposto al Museum of Modern art di New York. Torna in Spagna solo nel 1981 quando il regime di Franco era finito, proprio come aveva chiesto Picasso, donato non allo Stato spagnolo, ma al popolo.

Negli anni in cui rimase negli Stati Uniti, il governatore di New York e vicepresidente degli Usa Nelson Rockfeller chiede a Picasso di rifare l’opera, l’artista risponde che non può fare due volte la stessa cosa, poi ci pensa e decide di non ripetere il dipinto ad olio, ma di ricreare il suo capolavoro su un arazzo. Disegna, spiega la curatrice, il tema su sei strisce di carta da pacchi, sulle quali si notano ancora, avvicinandosi, anche le indicazioni che dà il pittore per la tessitura, sei parti larghe come il telaio che usa la tessitrice Jacqueline de la Baume Durrbach, una geniale artista capace di tessere un dipinto trasformandolo in arazzo, usando la stessa tecnica dei fiamminghi.

E a lei Picasso si affida, non solo per Guernica ma anche per riprodurre tanti altri suoi capolavori. Il cartone rimane agli eredi dell’atelier dei tessitori, l’arazzo invece passa di proprietà alla famiglia Rockfeller, fino a quando dopo la morte del Governatore la moglie lo dona alle Nazioni Unite, manifesto della crudeltà della guerra.

A ottanta anni dalla realizzazione del primo Guernica, 27 metri quadrati di pittura, e a settanta anni dalla firma della Costituzione Italiana, la curatrice della mostra, tenacemente alla ricerca dei “cartoni” di Picasso, ha deciso di portare in Italia il disegno, nonostante, racconta, il Ministero della Difesa francese lo abbia chiesto per averlo in Francia. A Roma rimarrà nella sala Zuccari del Senato, visibile al pubblico, fino all’8 gennaio 2018.

  • Autore articolo
    Anna Bredice
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 27/04 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 27-04-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 26/04 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 26-04-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 26/04/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 26-04-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 24/04/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-04-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Apertura musicale classica di domenica 27/04/2025

    La musica classica e le sue riverberazioni per augurare un buon risveglio a “tutte le mattine del mondo”. Novità discografiche, segnalazioni di concerti, rassegna stampa musicale e qualunque altra scusa pur di condividere con voi le musiche che ascoltiamo, abbiamo ascoltato e ascolteremo per tutta la settimana.

    Apertura musicale classica - 27-04-2025

  • PlayStop

    Snippet di sabato 26/04/2025

    Un viaggio musicale, a cura di missinred, attraverso remix, campioni, sample, cover, edit, mash up. Sabato dalle 22:45 alle 23.45 (tranne il primo sabato di ogni mese)

    Snippet - 26-04-2025

  • PlayStop

    News della notte di sabato 26/04/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 26-04-2025

  • PlayStop

    Blue Lines di sabato 26/04/2025

    Conduzione musicale a cura di Chawki Senouci

    Blue Lines - 26-04-2025

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 26/04/2025

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 26-04-2025

  • PlayStop

    Senti un po’ di sabato 26/04/2025

    Senti un po’ è un programma della redazione musicale di Radio Popolare, curata e condotta da Niccolò Vecchia, che da vent’anni si occupa di novità musicali su queste frequenze. Ospiti, interviste, minilive, ma anche tanta tanta musica nuova. 50 minuti (circa…) con cui orientarsi tra le ultime uscite italiane e internazionali. Da ascoltare anche in Podcast (e su Spotify con le playlist della settimana). Senti un po’. Una trasmissione di Niccolò Vecchia In onda il sabato dalle 18.30 alle 19.30.

    Senti un po’ - 26-04-2025

  • PlayStop

    Stay human di sabato 26/04/2025

    Ogni sabato, dalle 17.35 alle 18.30, musica, libri e spettacoli che ci aiutano a 'restare umani'. Guida spirituale della trasmissione: Fela.

    Stay human - 26-04-2025

  • PlayStop

    Soulshine di sabato 26/04/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 26-04-2025

  • PlayStop

    Highlights di sabato 26/04/2025

    Il rinvio delle partite per la morte di papa Francesco ha mostrato, un'altra volta, come la tutela dei tifosi in trasferta non sia una preoccupazione per le istituzioni sportive in Italia. Quando si parla del futuro di San Siro, il nuovo stadio di Inter e Milan viene definito "di proprietà". In realtà, anche se i loro piani andassero in porto, Inter e Milan non possederanno nulla. Con Luca Pisapia, scrittore e giornalista del Manifesto, autore di "Fare gol non serve a niente" (Add editore). In tanti non se ne sono accorti ma nel calcio italiano c'è una squadra che ha già vinto lo scudetto: la Juventus Women, dopo due anni, è tornata in vetta alla Serie A. Con Laura Scatena, autrice dei podcast "Lo stesso calcio" e "This parità" della rivista di approfondimento Prismag.

    Highlights - 26-04-2025

  • PlayStop

    Chassis di sabato 26/04/2025

    "Chassis - Il contenitore di pellicole di Radio Popolare" è un programma radiofonico in onda dal 2002, dedicato al cinema. Ogni domenica mattina, offre un'ora di interviste con registi, attori, autori, e critici, alternando parole e musica per evocare emozioni e riflessioni cinematografiche. Include notizie sulle uscite settimanali, cronache dai festival e novità editoriali. La puntata si conclude con una canzone tratta da colonne sonore. In onda ogni sabato dalle 14:00 alle 15:00.

    Chassis - 26-04-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 26/04/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 26-04-2025

Adesso in diretta