Approfondimenti

Il campus a Expo: cosa c’è e cosa manca

Da idea lanciata un anno e mezzo fa dal rettore della Statale Gianluca Vago, il progetto del campus universitario sull’area Expo è ora diventato una “manifestazione d’interesse” consegnata ad Arexpo, la società proprietaria dei terreni su cui si è svolta l’esposizione universale. La manifestazione d’interesse è il punto di partenza per arrivare nel 2021/2022 – questa la data indicata dal rettore – con il Campus aperto. Il progetto ha ricevuto il via libera all’unanimità dal consiglio d’amministrazione dell’Ateneo e con due voti contrari e tre astenuti dal Senato accademico. Hanno votato contro i due rappresentanti dei lavoratori.

Le incognite sono economiche e politiche. Serve il sostegno del Governo sia dal punto di vista finanziario, sia da quello gestionale e organizzativo.

Il progetto. Il nuovo campus occuperebbe un pezzetto dell’area Expo, 150 mila metri quadrati su un milione. Per chi ha visitato Expo 2015, il campus sorgerebbe nel triangolo orientale tra il padiglione Italia, l’open air theater e l’ex padiglione di slow food. La nuova struttura ospiterebbe le attività scientifiche oggi attive a Milano Città Studi: chimica, fisica, matematica, informatica, scienze motorie. Si farà ricerca e didattica. Un campus che dovrebbe accogliere circa 20.000 persone: 18.000 studenti, 1.800 ricercatori, 500 tra tecnici e amministrativi. L’investimento stimato è tra i 340 e i 380 milioni di euro.

Chi metterà questi soldi? 130 milioni arriveranno dal bilancio dell’Università Statale, 100-120 milioni dalla vendita degli immobili di Città Studi, 130 milioni dalle istituzioni pubbliche. Qui stanno le prime incognite. I 130 milioni prelevati dal bilancio dell’Ateneo sono il “massimo indebitamento possibile” che la Statale può permettersi, ha spiegato il rettore Gianluca Vago. Indebitamento contestato dai rappresentanti dei lavoratori nel Senato accademico che hanno votato contro il progetto presentato dal rettore. I 100 milioni previsti dalla valorizzazione degli edifici di Città Studi sono legati a una stima fatta da Cassa Depositi e Prestiti, che potrebbe costituire un fondo immobiliare per acquisire le strutture. Un passaggio delicato, da discutere con il comune di Milano che dovrà decidere quale futuro dare a Città Studi una volta trasferiti studenti, docenti e lavoratori della Statale. La Statale libererebbe 250 mila metri quadrati, nei prossimi cinque/sei anni dovrebbero lasciare Città Studi anche il Besta e l’Istituto dei tumori: un quartiere da ridisegnare. Ultimo tassello delle fonti di finanziamento indicate nel progetto, 130 milioni dalle istituzioni pubbliche. E’ la tranche che dovrebbe arrivare innanzitutto dal Governo, sulla quale al momento c’è l’impegno verbale del ministro all’agricoltura con delega ad Expo Maurizio Martina. “Noi siamo una istituzione pubblica e abbiamo dei vincoli, dipendiamo dal ministero, senza l’aiuto delle istituzioni che sono a questo tavolo – Comune, Regione e Governo – noi non abbiamo la capacità nè l’autonomia sufficiente per generare un progetto di questo tipo, non abbiamo la forza fino in fondo” ha spiegato il rettore Vago.

Alla presentazione del progetto c’erano il rettore della Statale Gianluca Vago, la vicesindaco del comune di Milano Anna Scavuzzo, l’assessore regionale Francesca Brianza e il ministro con delega ad Expo Maurizio Martina. Dal ministro è arrivato un apprezzamento al progetto della Statale, ma per avere qualcosa di scritto sul cofinanziamento bisognerà forse aspettare il Documento di programmazione finanziaria, tra settembre e ottobre. E’ lì che il rettore Gianluca Vago spera di vedere messo per iscritto l’impegno del governo anche sul campus, dato che al momento lo si è visto principalmente su Human Technopole, il progetto affidato da Matteo Renzi all’istituto privato Iit di Genova e che il Governo finanzierà per un miliardo e mezzo in dieci anni. Su Human Technopole, ha promesso Martina, “prima della pausa estiva definiremo governance e finanziamento”. Per il campus della Statale bisognerà aspettare, ottobre forse. Stride la differenza di trattamento: da un lato non ci sono certezze sui 130 milioni di euro per il campus universitario pubblico, dall’altro c’è l’annuncio di un miliardo e mezzo in dieci anni su Human Technopole.

Con il trasloco a Expo la Statale prevede di ridurre del 40 per cento il suo fabbisogno di spazi: si passerebbe dagli attuali 250 mila metri quadri occupati nelle vecchie strutture di Città Studi ai 150 a Expo. La riduzione dei costi di gestione e manutenzione è stata stimata in 8 milioni di euro l’anno, sui 18 milioni annuali spesi attualmente. Fino al giorno d’inaugurazione del campus l’Ateneo dovrà però ovviamente continuare a mantenere i costi di manutenzione di Città Studi. Non è chiaro, al momento, se la Statale dovrà acquistare da Arexpo i terreni su cui sorgerà il campus, oppure saranno consegnati in altro modo. Nel primo caso sarebbe un costo aggiuntivo.

La trasmissione Radiosveglia di Radio Popolare ha ospitato il rettore Gianluca Vago e Andrea Cerini, rappresentante dei lavoratori nel Senato accademico che ha votato contro il progetto del campus a Expo

Vago_Cerini_campus expo

  • Autore articolo
    Roberto Maggioni
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 22/12 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-12-2024

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 22/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 22-12-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 22/12/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 22-12-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 20/12/2024 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 20-12-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 22/12/2024

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 22-12-2024

  • PlayStop

    Va pensiero di domenica 22/12/2024

    Viaggio a bocce ferme nel tema politico della settimana.

    Va Pensiero - 22-12-2024

  • PlayStop

    Apertura musicale classica di domenica 22/12/2024

    La musica classica e le sue riverberazioni con Carlo Lanfossi per augurare un buon risveglio a “tutte le mattine del mondo”. Novità discografiche, segnalazioni di concerti, rassegna stampa musicale e qualunque altra scusa pur di condividere con voi le musiche che ascolto, ho ascoltato e ascolterò per tutta la settimana.

    Apertura musicale classica - 22-12-2024

  • PlayStop

    Riverberi di sabato 21/12/2024

    Il Riverbero è un effetto sonoro che è creato dalla riflessione/interazione tra un suono e ambiente. Nello stesso modo si generano pratiche musicali quando persone di seconda generazione interagiscono con il loro ambiente. Riverberi è uno sguardo sui dj che stanno plasmando la scena notturna italiana portando con se suoni lontani che riverberano nella loro musica.

    Riverberi - 21-12-2024

  • PlayStop

    Snippet di sabato 21/12/2024

    Un viaggio musicale, a cura di missinred, attraverso remix, campioni, sample, cover, edit, mash up. Sabato dalle 22:45 alle 23.45 (tranne il primo sabato di ogni mese)

    Snippet - 21-12-2024

  • PlayStop

    News della notte di sabato 21/12/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 21-12-2024

  • PlayStop

    Radio Romance di sabato 21/12/2024

    Canzoni d'amore, di desiderio, di malinconia, di emozioni, di batticuore. Il sabato dalle 21.30 con Elisa Graci

    Radio Romance - 21-12-2024

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 21/12/2024

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 21-12-2024

  • PlayStop

    Senti un po’ di sabato 21/12/2024

    Senti un po’ è un programma della redazione musicale di Radio Popolare, curata e condotta da Niccolò Vecchia, che da vent’anni si occupa di novità musicali su queste frequenze. Ospiti, interviste, minilive, ma anche tanta tanta musica nuova. 50 minuti (circa…) con cui orientarsi tra le ultime uscite italiane e internazionali. Da ascoltare anche in Podcast (e su Spotify con le playlist della settimana). Senti un po’. Una trasmissione di Niccolò Vecchia In onda il sabato dalle 18.30 alle 19.30.

    Senti un po’ - 21-12-2024

  • PlayStop

    Stay human di sabato 21/12/2024

    Ogni sabato, dalle 17.35 alle 18.30, musica, libri e spettacoli che ci aiutano a 'restare umani'. Guida spirituale della trasmissione: Fela.

    Stay human - 21-12-2024

  • PlayStop

    Soulshine di sabato 21/12/2024

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 21-12-2024

Adesso in diretta