La destra neofascista lombarda si sta preparando a celebrare il giorno della Liberazione a suo modo, con due raduni rispettivamente a Milano e Monza. Si tratta di manifestazioni nel Campo X del cimitero Maggiore di Milano e nel Campo 62 del cimitero di Monza, dove sono sepolti combattenti della Repubblica di Salò.
Anche l’anno scorso ci furono manifestazioni simili, raduni con braccia tese e bandiere di Salò per commemorare i morti repubblichini. “Trecento persone, quest’anno vorrebbero raddoppiare”, denuncia Saverio Ferrari dell’Osservatorio sulle nuove destre.
Ci saranno Casapound e Lealtà e Azione, entrambe in cerca di un posto nelle liste del centro destra alle prossime comunali di Milano. Da alcuni mesi i rapporti tra Casapound e Lega Nord non vanno bene. A ottobre 2014 manifestarono insieme in piazza Duomo a Milano, era il nuovo corso della Lega sovranista e nazionale di Matteo Salvini ispirato al Front National. Da allora i rapporti si sono raffreddati. Alle prossime comunali a Roma Casapound correrà con un proprio candidato, il vicepresidente dell’organizzazione Simone Di Stefano. La rottura con la Lega è arrivata dopo la manifestazione del centrodestra a Bologna di novembre 2015, il palco della ricucitura, vera o presunta, tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Impossibile per Casapound stare sullo stesso palco di Meloni e Berlusconi. Nel frattempo la Lega, usando le sigle legate a Casapound “Sovranità” e “Noi con Salvini” era riuscita sbarcare al Centro-Sud.
A Milano il candidato del centrodestra Stefano Parisi non vuole neofascisti nelle liste a lui collegate. I voti di Casapound e Lealtà e Azione dovrebbero andare a uno/due candidati “esterni”, figure di fiducia, come Roberta Capotosti, ex Fratelli d’Italia e oggi consigliera di zona 2 per Sovranità, o come il leghista vicino a Mario Borghezio Max Bastoni. Era circolato anche il nome della militante di Casapound Milano e responsabile regionale di Sovranità Angela De Rosa, che contattata preferisce però non commentare: “Non è opportuno per noi rilasciare dichiarazioni”.
È una destra neofascista litigiosa e divisa quella milanese, ma che storicamente ha sempre mantenuto legami con la destra istituzionale. Stefano Parisi terrà davvero fuori l’ala radicale dalla sua coalizione?
Negli ultimi giorni ci sono stati diversi episodi inquietanti a Milano. È stata danneggiata la targa del parco della Resistenza di via Tabacchi inaugurato solo due anni fa, un’altra targa è stata imbrattata con la spray. Alcuni giorni prima era stata bruciata la corona di fiori sulla lapide dedicata ai partigiani in largo Rio De Janeiro. “Provocazioni neofasciste che ci preoccupano”, ha denunciato l’Anpi milanese.
Il 29 Aprile ci sarà la consueta parata in ricordo di Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani, ma a preoccupare i democratici e gli antifascisti milanesi sono soprattutto i due raduni in preparazione per il 25 aprile.
Di questo abbiamo parlato con Saverio Ferrari dell’Osservatorio democratico sulle nuove destre. Ascolta qui l’intervista completa.