Come ogni fine d’anno, i redattori di Radio Popolare hanno curato gli Speciali che ripercorrono i principali eventi e questioni che hanno caratterizzato, nel bene e nel male, l’anno che si è appena chiuso.
Ve li proponiamo anche qui man mano che vanno in onda:
Francia, l’anno di Macron
Il 2017 è stato l’anno di Emmanuel Macron secondo l’Economist, settimanale bibbia della City e dei mercati finanziari. Secondo l’Economist, Macron ha evitato alla Francia la sciagura Marine Le Pen e ha iniziato una serie di riforme che piacciono al mondo della finanza, e non piacciono ai lavoratori (aggiungiamo noi).
Ascolta qui lo speciale a cura di Chawki Senouci
speciale macron chawki senouci 27 dicembre
L’ascesa dei fascisti
Veneto Fronte Skinhead, Forza Nuova, Casa Pound (e Lega di Salvini)… I movimenti di destra estrema sono in crescita, i gruppi di neo fascisti stanno puntando tutto su due slogan: “Stop invasione” e “Prima gli italiani”. Teorie folli fino a qualche anno fa, relegate a siti complottisti. Oggi se ne parla in tv.
Ascolta qui lo speciale a cura di Roberto Maggioni
Speciale fascisti Roberto Maggioni
20 maggio, Milano senza muri
Riviviamo insieme la giornata del 20 maggio, quando Milano ha mostrato il suo volto più solidale e aperto, celebrando la diversità con una grande manifestazione, quella di Milano senza muri.
Ascolta qui lo speciale a cura di Sara Milanese
L’anno della Catalogna
1 ottobre 2017, giorno del contestato referendum sull’indipendenza della Catalogna. Contestato perché ognuno gli ha dato un significato diverso: per gli indipendentisti era finalmente l’opportunità per ascoltare la voce della società catalana sulla secessione dal resto della Spagna. per il governo di Madrid invece era un atto illegale, una rivolta contro la Costituzione democratica del 1978, che andava fermata con ogni mezzo. Compresa la forza.
Ascolta qui lo speciale a cura del nostro inviato a Barcellona Emanuele Valenti
SPECIALE CATALOGNA EMANUELE VALENTI
L’anno degli attacchi alle Ong che salvano i migranti
Nel 2017 in Italia il dibattito sull’immigrazione si è distinto in modo particolare per gli attacchi che la politica e le istituzioni – magistratura compresa – hanno rivolto alle Ong che lavorano per salvare le vite nel Mediterraneo. Accuse che finora non hanno trovato conferma ma che hanno enormemente contribuito a creare un clima di sospetto nei confronti di chi lavora in ambito umanitario, offrendo facili motivazioni a razzismo e fascismi.
Ascolta qui lo speciale a cura di Sara Milanese
(CONTINUA)