Sono state identificate questa notte le prime sei vittime italiane dell’attentato a Nizza. A diffondere le generalità è stata la Farnesina, aggiungendo che le famiglie sono state informate e sono assistite dall’Unità di crisi della Farnesina. Il primo cadavere è di Mario Casati, 90 anni, originario della Brianza.
Gli altri sono Carla Gaveglio, Maria Grazia Ascoli (che si trovava con Casati nella città francese), Gianna Muset e Angelo D’Agostino. “Il Ministro Gentiloni e la Farnesina esprimono vicinanza e solidarietà ai famigliari e agli amici delle vittime del barbaro attentato”, si legge in una nota della Farnesina. “Le famiglie sono state informate e stanno ricevendo tutta la necessaria assistenza da parte del personale del nostro Consolato e dell’Unità di Crisi“, aggiunge il dispaccio. Non ce l’ha fatta nemmeno uno studente italo-americano, in Francia nell’ambito di un programma di scambio culturale, Nicolas Leslie. Restano ancora 85 i feriti, di cui 29 in prognosi riservata, tra cui un bambino.
Gli ultimi riscontri delle indagini in Francia portano in Italia: tra i possibili fiancheggiatori di Mohamed Bouhlel, l’attentatore di Nizza, ci sono anche persone che hanno vissuto a lungo a Bari. Lo stesso Bouhlal, nel 2015, era stato fermato per un controllo alla frontiera di Ventimiglia. Gli agenti della Digos del capoluogo pugliese sta conducendo indagini su una rete di tunisini in Puglia. L’inchiesta è stata affidata al procuratore aggiunto Roberto Rossi, magistrato della Dda che sta lavorando sul porto di Bari usato come base logistica per i foreign fighters.