A Milano per le Olimpiadi dovrebbe essere inaugurato i primi vertiporti per il trasporto passeggeri con droni. Lo ha annunciato Sea che sta elaborando il progetto di una nuova società grazie alla collaborazione con il Politecnico.
Gli aeroporti di Malpensa e Linate potrebbero essere collegati con Milano a City Life e Porta Romana per le Olimpiadi del 2026 con droni per il trasporto passeggeri.
È l’obiettivo che Sea, la società di gestione degli scali metropolitani, si è data e ha esposto in seduta congiunta alla commissione trasporti, bilancio e controllo società pubbliche di Palazzo Marino.
Per l’amministratore delegato Armando Brunini Sea ha l’obiettivo, tra quest’anno e il prossimo, di arrivare alla realizzazione dei primi vertiporti, così si chiamano gli scali per i droni, che decollano e atterrano in verticale, come forme assomigliano a elicotteri.
Le nuove aviosuperfici urbane per mezzi elettrici dovrebbero essere di 3-4 mila metri quadrati, e i primi droni commerciali trasporteranno 1 o 2 persone, e anche merci.
Per City Life l’area è stata individuata, per quella di Porta Romana, dove ci sarà il Villaggio Olimpico, ci sono più opzioni.
Sea dovrebbe costituire una società apposita con un socio industriale, Skyports, e 2i aeroporti, società controllata dai fondi Ardian ed F2i, promosso da Cassa Depositi e Prestiti, nonché socio al 49% degli scali milanesi.
2i aeroporti è anche azionista di Skyports.
Il costo di un trasporto, secondo Brunini, potrebbe essere inizialmente di 120 euro, come per le auto Ncc, e per il 2030 si ipotizza un traffico passeggeri di 2000 persone giorno. Secondo l’amministratore delegato di Sea il prezzo di un viaggio potrebbe scendere a 70/80 euro con l’incremento degli utenti.
Nell’area metropolitana di Milano i vertiporti dovrebbero essere 9 e altri 6 nel resto della Lombardia.
L’ulteriore sviluppo del trasporto civile con i droni prevede che si arrivi a velivoli che possano portare 6 – 8 persone per distanze fino a 200-250 chilometri.